… da un sistema di stradine, ponticelli carrabili e canali navigabili, un villaggio lagunare, un orto botanico di 10 ettari, un campo da golf, un delfinario, un parco ornitologico e laghi di pesca sportiva. Una scena che si ripropone nel tempo e in contesti diversi, assumendo ogni volta sfumature differenti ma che hanno alla base sempre lo stesso tono cupo di un’Italia fatta di matasse da sciogliere e buchi da tappare, di imbrogli svelati che occupano meno spazio tra le notizie del giorno di quanto ne possano occupare le polemiche personali rivolte ad una stampa ritenuta calunniatrice. Si grida al complotto ma si bada bene a non far uscire il termine scandalo, ci si incendia per delle accuse ancora tutte da verificare ma si parla di “classica vicenda” se a rischio ci sono ben 550 posti di lavoro.
“Sono a Catanzaro dal mio avvocato per preparare la linea difensiva. – dichiara Vitale – Non abbiamo commesso niente di illegale. Tutti i nostri acquirenti possono stare tranquillissimi. Quelli italiani, poi, sanno che così vanno le cose nel nostro Paese”. E già, gli italiani lo sanno bene come funzionano le cose, ed è per questo che risultano necessari dei risvolti immediati sulla vicenda che, da più di una settimana ha scosso la Basilicata come un vero terremoto abbattutosi su degli equilibri economico-politici già precari. Nonostante si cerchi di mantenere una tranquillità apparente necessaria per il quieto vivere di molte coscienze e per mantenere calme le voci di un’opinione pubblica ancora frastornata dalle ultime vicende, la situazione non è delle migliori. Lo sa il segretario regionale della Basilicata della Filca-Cisl, Osvaldo Modarelli che nei giorni scorsi in una istanza al prefetto di Matera, Carlo Fanfara, ha richiesto l’emissione di un decreto prefettizio per dissequestrare i cantieri del villaggio turistico Marinagri,
“Chiediamo – ha dichiarato Mondarelli – il dissequestro dei cantieri in attesa della conclusione delle indagini, in maniera tale che i lavoratori possano tornare al loro posto per evitare richieste di cassa integrazione e licenziamenti da parte delle ditte”; lo sa anche il segretario cittadino del Prc di Poliporo Ottavio Frammartino che in un comunicato ha espresso la solidarietà del Prc ai lavoratori e alle imprese impegnate nella realizzazione di Marinagri, facendosi promotore di una serie di iniziative che aiutino a trovare risposte concrete e sostegno dei lavoratori; ma soprattutto lo sanno i 550 dipendenti messi in mobilità, che nei giorni scorsi hanno annunciato dei possibili sit-in per richiamare l’attenzione di tutti gli interlocutori che hanno voce in capitolo e trovare una soluzione.
Nell’attesa di una svolta definitiva che porti alla luce le reali dinamiche e coinvolgimenti nei fatti, l’unico auspicio possibile è che a pagare le conseguenze amare di tutta questa faccenda non siano le centinaia di famiglie coinvolte, loro malgrado, in questa “classica vicenda all’italiana”.
[Articolo di Tatjana La Paglia]