“Non intendiamo affatto disconoscere il valore simbolico di una festa che – ricorda Liliana Guarino – commemora la morte tragica di 129 operaie avvenuta nel 1908 alla Cotton di New York. Vogliamo però contribuire con la nostra provocatoria scelta a sottrarre il dibattito sulle donne da quel folclore retorico imbellettato di mimose che finisce per esaurire nello spazio di un solo giorno la pur giusta riflessione sul ruolo delle donne nella società contemporanea. Parliamo di donne, parliamo di diritti, parliamo di integrazione, ma non limitiamoci a farlo solo nelle occasioni comandate”.
Meno mimose e più diritti, meno retorica e più politiche di genere. Questo il messaggio che il coordinamento Donne Cisl e l’Anolf Cisl vogliono lanciare in occasione dell’appuntamento potentino per alimentare il dibattito sulla parità uomo-donna e per estendere la platea dei diritti di cittadinanza alle donne migranti. E non poteva esserci occasione migliore per farlo dell’Anno europeo delle Pari opportunità, inaugurato a fine gennaio dalla Commissione europea a Berlino e che la Cisl, a testimonianza del proprio impegno concreto sul fronte della parità, ha deciso di stampare sulle tessere 2007. “È un modo simbolico per ricordare a noi stessi che le donne contribuiscono ogni giorno con il loro infaticabile e spesso sottovalutato lavoro alla crescita generale del paese”, commenta Nino Falotico, leader della Cisl lucana. “Il 2007 può essere il punto di svolta per rompere definitivamente il tetto di cristallo che impedisce alle donne di emergere e mettere a frutto le proprie energie e capacità”, si augura Falotico, che invita a “non ridurre il dibattito sulla parità uomo-donna ad una mera questione aritmetica, ma a lavorare insieme per scrivere un vero e proprio patto di genere per la crescita sociale ed economica del paese”.