[Articolo di Carmela Grisolia]

Al centro del congresso un protagonista assoluto, il territorio. Territorio analizzato da diversi punti di vista: carenze infrastrutturali,occupazione, spopolamento e giovani. Duro attacco rivolto ai DS che, secondo la logica dell’avvocato Aurelio Pace,  stanno vivendo un’involuzione fortissima, si sono radicati sul territorio e stanno facendo l’errore già commesso dalla Democrazia Cristiana, ovvero, gestire il potere che certo non può essere il viatico per un partito democratico.

Pace afferma che  è d’importanza vitale il ricambio generazionale. Le idee camminano sulle gambe degli uomini e un uomo giovane ha sicuramente idee giovani. Mai come ora c’è voglia e necessità di politica. L’intendo della Margherita  è quello di organizzare e di stimolare  gli iscritti alla partecipazione delle assemblee  affinché esse diventino, nei singoli comuni, organismi che abbiano la capacità di dire che la politica e l’amministrazione non sono sempre la stessa cosa. Secondo l’avvocato Pace, “Una società senza politica è una società senza futuro”. La politica deve immaginare il futuro possibile, l’amministrazione deve concretizzarla, ma se non si riesce ad immaginare quel futuro possibile l’amministratore viaggia a vista, guarda al domani e non al dopodomani che è quello che dovrebbe sempre aver presente chi fa politica.

Altro punto cardine dell’intervento dell’avvocato Pace sono state le infrastrutture, fondamentali per la crescita della Regione. Le strade, le autostrade sono indispensabili per mettere in comunicazione tutto il territorio: prima di piani integrati, situazioni energetica e quant’altro occorre creare  una Regione infrastrutturalmente seria.

A termine dell’intervento del Dottor Aurelio Pace, ha preso vita un’accesa discussione tra i portavoce dei diversi circoli della Margherita presenti a Castelluccio. Questo congresso ha fatto sì che venissero a galla vecchie situazioni irrisolte risalenti alle elezioni amministrative tenutesi a fine maggio scorso. Quella situazione, ha visto contrapporsi nelle due liste presentate i tre circoli due dei quali schierati per la lista civica con a capo il diessino Egidio Altieri (circolo “Aldo Moro” portavoce Pietro Russo e circolo “Castelluccio Inferiore” portavoce Papaleo Giuseppe). E se il Sindaco Roberto Giordano (portavoce del circolo “Alcide De Gaspari”) era disposto a sotterrare gli antichi dissapori in nome della democrazia politica non è stato certo dello stesso avvio il padre dello stesso, Antonio Giordano, che ha continuato imperterrito la discussione.

Diversi gli interventi del portavoce del circolo “Castelluccio Inferiore” Giuseppe Papaleo che ha più volte ricordato che in una democrazia non si può additare nessuno poiché il voto è segreto. Sostenendo  che solo dal dialogo, dal confronto e a volte dallo scontro politico si cresce. Ma, forse non volendo alimentare ulteriori polemiche, non ha svelato i motivi dell’assenza degli iscritti al suo circolo politico. Ritornati alla calma si è proceduto alla nomina  dell’ufficio di presidenza (composto da sei membri  e un presidente) e del delegato al congresso provinciale.

A capo della convenzione comunale è stato eletto Tripani Luigi che si è subito riproposto come suo primo obiettivo quello di unificare i tre circoli della Margherita castelluccese. L’ufficio di presidenza è stato composto in quota eletti da Giordano Roberto e Caminiti Pietro Giuseppe, in quota iscritti da Gazaneo Giuseppe, Baldini Filomena, Adinolfi Bruno Silvio e Filardi Salvatore. Delegato al congresso provinciale in quota iscritti Alagia Antonio, in quota eletti Giordano Roberto e Caminiti Pietro Giuseppe.

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