“Ancora una volta, grazie alla straordinaria potenza di amplificazione dei media, sull’immagine della Basilicata viene proiettata un’ombra del malaffare e del degrado che sfigura la realtà di una comunità che tutti ben conosciamo.Crediamo che, alla luce di altre inchieste accompagnate da grande clamore mediatico, siano più che giustificate le riserve e perplessità dell’opinione pubblica lucana, soprattutto quando le questioni, le circostanze e le relazioni chiamate in causa appaiono tanto confuse ed eterogenee. Naturalmente restiamo in attesa degli sviluppi del procedimento, anche se non abbiamo bisogno di sapere e di capire di più per rigettare con forza l’ombra del sospetto che si tenta di riversare sulle più alte espressioni della vita politica e istituzionale regionale, a cominciare da Filippo Bubbico, che l’intera comunità lucana ricorda come il più limpido e strenuo difensore degli interessi e dei diritti della Regione. Quest’ultima vicenda conferma che nella nostra Regione la legalità e la giustizia sono ormai diventate un punto nevralgico della vita pubblica regionale, non in quanto il crimine ed il malaffare se ne sono impadroniti, bensì nel senso che la Basilicata ha bisogno che la legalità venga difesa e garantita con la massima limpidezza e che la giustizia venga amministrata con la massima credibilità, al di fuori di ogni manovra ed al di sopra di ogni sospetto. Abbiamo già auspicato che la Commissione Nazionale Antimafia dedichi alla Basilicata una sua sessione, se non altro per ricondurre ad unità e coerenza la lettura divergente che gli organi della magistratura propongono della nostra regione.
Pensiamo sia giunto il momento che il Consiglio Superiore della Magistratura intervenga per ripristinare un rapporto di rispetto e di fiducia ed un clima di serenità nei luoghi della giustizia. Il rispetto che abbiamo dell’autonomia della magistratura è noto e non ha bisogno di essere ribadito. Ma non possiamo tacere che c’è un ‘diritto alla giustizia’ che va assicurato ai cittadini lucani e che temiamo possa venir menomato o distorto”.