[Articolo di Mattia Tufariello]
Erano presenti il Presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, il Consigliere provinciale Raffaele Carretta e il Sindaco di Lavello Gennaro Di Noia., ed inoltre Don Gianni Fusco, parroco della parrocchia Sacro Cuore. Proprio quest’ ultimo ha aperto gli interventi, ricordando come i fenomeni della fede non sono separabili da quelli della ragione, citando a proposito un’ enciclica di Papa Giovanni secondo. Dopo il suo breve intervento hanno preso la parola le autorità politiche, che hanno ricordato soprattutto il valore dell’ opera lasciata in eredità dal frate di Pietralcina, cioè l’ ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, nome voluto dal frate stesso, fatto costruire per sua volontà sulla nuda roccia, su una montagna plasmata dalla dinamite. Da citare il pensiero di Altobello che sottolinea come l’ ospedale di S. Giovanni Rotondo sia un “nosocomio in cui medicina e preghiera si fondono”.
Dopo questi brevi interventi la parola è passata all’ autore, Rocco De Rosa, che professionalmente è da ricordare per l’ attenzione prestata ai temi ambientali. Questi ha messo in luce la grandezza di Padre Pio, l’ importanza della sua figura, poiché è un santo dei nostri giorni, e soprattutto perché è un santo popolare, vicino alla gente. Si ricordi, a proposito che il frate, Francesco Forgione, era figlio di poveri contadini. Interessante è stata la lettura di alcuni brani del libro, in cui venivano riportate alcuni delle numerosissime testimonianze dei prodigi di Padre Pio. Il libro, più che una biografia, è una riflessione personale, filosofica, come lo è tra l’ altro la formazione di De Rosa, su una delle figure più presenti nel nostro universo quotidiano e sulla sua opera. D’ altronde, la mente comune non può che omaggiare questo frate, a volte burbero, ma sempre sensibilissimo, e la lettura del volume non può che non appassionare le menti, quelle che già amano il frate, così come quelle più scettiche.