La Regione contribuirà inoltre all’attuazione di un corso di formazione sulla Pace, rivolto ai docenti lucani. La Città della Pace per le famiglie e i bambini profughi di guerra sarà attuata
attraverso un modello territoriale diffuso, con due poli nevralgici a Scanzano e a Sant’Arcangelo dove sarà utilizzato il monastero della Chiesa di Santa Maria d’Orsoleo, così come previsto dalla precedente Giunta Bubbico.
E’ quanto è emerso a Sant’Arcangelo nel corso di un incontro sulla Città della Pace al quale hanno preso parte il premio Nobel, Betty Williams, il presidente della Regione, Vito De Filippo ed i sindaci di Scanzano e Sant’Arcangelo. “Ogni giorno – ha ricordato Betty Willams – muoiono di stenti quaranta mila bambini. Grazie all?impegno della Regione Basilicata – ha aggiunto – prenderà finalmente forma il sogno di affiggere ed attuare nella Città della Pace la
Dichiarazione universale dei diritti dei bambini”. “E’ un progetto importante e complesso – ha commentato il presidente De Filippo – per il quale la Regione conferma il proprio impegno. Si sta concludendo – ha aggiunto – lo studio di fattibilità attraverso la definizione di modelli gestionali che consentano all’iniziativa di camminare con le proprie gambe, sfruttando le potenzialità di sviluppo dei paesi”.
“Il territorio è maturo – ha affermato il sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis. Solo grazie ad una grande intesa politica – ha aggiunto – si possono attuare progetti di largo respiro per le genti lucane. Ne è prova l’aeroporto di Pisticci. Il Mediterraneo – ha concluso
Iacobellis deve ritrovare la sua antica missione di ponte per l’Europa”. Soddisfatto anche il sindaco di Sant’Arcangelo Domenico Esposito. “Il nostro Comune – ha detto – condivide l’idea
della Regione di attivare un coordinamento di Enti per trasformare la naturale propensione dei lucani all’ospitalità in una opportunità di crescita comprensoriale. Nel corso della serata il cantautore Antonio Labate ha presentato una sua composizione dal titolo “La Canzone della Pace”.
