Pur esprimendo degli orientamenti di buona volontà non rappresenta ancora la svolta che si attende sotto l’aspetto di scelte innovative capaci di invertire, in maniera decisa, il trend negativo che ha caratterizzato l’andamento dell’economia regionale degli ultimi cinque anni”. Questo il giudizio espresso sulla finanziaria e sul bilancio regionale 2007 dal segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che ha illustrato, nel corso di un incontro con il presidente De Filippo, le osservazioni e le proposte della Cisl contenute in un memorandum consegnato alla giunta regionale.
Il leader della Cisl ha spiegato che “occorre prioritariamente caratterizzare l’insieme della manovra finanziaria regionale con l’impegno politico di costituire il fondo per le convenienze localizzative al fine di implementare la competitività del sistema economico regionale e dar vita ad un nuovo percorso di natalità aziendale”. Falotico ha detto inoltre che “nell’ambito del patto con i giovani è indispensabile recuperare la centralità del lavoro non precario rispetto alle attività complementari” e che “le risorse del fondo regionale per i non autosufficienti devono essere ulteriormente incrementate, pur apprezzando che per la prima volta è stata prevista una posta specifica in bilancio, grazie alla lotta di Cgil, Cisl e Uil e delle rispettive categorie dei pensionati”. Secondo la Cisl “va implementato il fondo per le politiche sociali” mentre “il ticket sul pronto soccorso è improponibile per la realtà lucana, non si condivide la sua introduzione e si chiede la non applicazione negli ospedali della Basilicata”.
In tema di occupazione la Cisl ha chiesto misure che intervengono nei confronti dei lavoratori ultratrentaduenni privi di sostegno al reddito, mirate all’inserimento lavorativo, così come per quei lavoratori prossimi alla maturazione dei diritti pensionistici, nonché misure di stabilizzazione dei lavoratori precari utilizzati dalle amministrazioni locali e degli Lsu e l’estensione delle 151 giornate a tutti i lavoratori forestali. Nel documento di proposte consegnate alla giunta figura anche il riassetto istituzionale della macchina amministrativa con il varo delle città territorio e la razionalizzazione del sistema degli enti sub regionali.
La delegazione della Cisl non ha mancato di sottolineare come in questi anni la programmazione regionale, pur conseguendo apprezzabili performance in relazione alla quantità spesa, non ha prodotto tutti i risultati attesi, soprattutto in materia di occupazione. Motivo per cui occorre ripartire recuperando un autentico spirito riformista, che consenta di rimettere in carreggiata una regione dalle straordinarie potenzialità. Un auspicio che, però, non trova ancora compiuto riscontro nel disegno di legge finanziaria, ma che potrà essere recuperato nell’ambito del dibattito consiliare.
