[Articolo di Francesco Cosenza]

Chalkos Segni d’autore, arte incisoria italiana ed estera, mostra ideata, curata ed allestita da Vito Palladino, orienta gli sguardi verso significativi “varchi” di conoscenza. Innumerevoli, profonde proiezioni, poste su piccoli strumenti che, su fogli di rame, incidono le idee degli artisti, delineandone gli intimi significati e le simboliche comunicazioni, catturando scorci, trasmettendo gli emotivi coinvolgimenti trasferiti sulle rappresentazioni.

Immagini, accolgono luci ed ombre, segni, questi connotanti forti tratti descrittivi di stadi emozionali, culturali, nelle opere esposte, traspare una chiara delineata volontà di contatto, tra l’uomo ed il circostante, spesso naturale spazio, vicinanza ricercata con il segno, inizio e sede di significati contenenti aperture vaste. Le creazioni artistiche, linguaggi aperti, illustranti trasferimenti emozionali di realtà sognate, distanti dai confini tra il presente, che si presta alla “cattura” ed i segni che lo descrivono, consegnando alle future generazioni, codici grafici da interpretare. La mostra potentina che, ospita opere di artisti italiani e non solo, come Loredana D’angeli, Lorenzo Bruno, Rodolfo Ceccotti, Tono Zancaro ed altri, si apre su “non diffuse” forme di arte, quella incisoria che, lascia largo campo interpretativo agli sguardi posti sulle opere che, recepiscono le immagini. Figure e spesso paesaggi, atmosfere immerse e spesso sospese nel tempo, accolgono i tratti, resi statici dai passaggi umani e culturali che, bene emergono dal lavoro di Roberto Cook,, desideri e bisogni di ricerca del bello che abbraccia il tempo rendendolo, nell’ analisi, itinerante, nel lavoro di Angelo Rizzelli.

Ricerca e cura del dettaglio, semplice visione sugli spazi naturali, preziosi minimalistici riferimenti nell’opera di Giuseppe Zunica, il quale crea una natura morta adagiata sul foglio. Chalkos segni d’autore, esprime nella sua differente esposizione di un’arte non comune e lontana, una prospettica idea su nuove forme di lavoro, di espressione e produzione artistica. Il segno, antico ed indiscusso strumento di conoscenza, rimanda ad interpretazioni di tratti delineanti percorsi di popolazioni, ove i significati impressi su immagini consegnano idee ed analisi divenendo storia, illuminanti la cultura e la conoscenza di essa. Le antiche tecniche incisorie rese da piccoli strumenti, nelle mani dei maestri, creano un linguaggio artistico connotativo e denotativo.

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