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Il peso schiacciante del lavoro

Le regioni con i più forti tassi di crescita sono la Cina e l’America Latina. Nel paese asiatico il numero di incidenti fatali è cresciuto da 73.500 del 1998 a 90.500 nel 2001, mentre gli incidenti con tre o più giorni di assenza dal lavoro sono aumentati da 56 milioni a 69 milioni. In America Latina l’aumento del numero di persone impiegate nel settore edile (soprattutto in Messico e Brasile) ha innalzato il numero di incidenti fatali da 29.500 a 39.500 nello stesso periodo di tempo. Ma senza andare troppo lontano, solo in Basilicata, tra il 2003 e il 2005 il numero delle “vittime del lavoro”, ammonta a più di 21mila. Milioni di uomini, donne e nei paesi meno “avanzati”, di bambini perdono la vita e la dignità a causa di incidenti e malattie causate dall’esposizione a sostanze velenose o a condizioni lavorative prive dei controlli di sicurezza necessari a garantirne l’incolumità.

“Monitoraggio del fenomeno infortunistico e misure per la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro”. E’ questo il titolo del disegno di legge che la Giunta regionale ha deliberato di proporre all’approvazione del Consiglio regionale. “La Regione Basilicata, con il presente disegno di legge – è scritto nella relazione a corredo del provvedimento predisposta dal Dipartimento Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità guidato dall’assessore Francesco Mollica – intende conferire effettività al principio della tutela e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro attraverso una serie di azioni positive che si muovono sostanzialmente su due filoni: 1) osservazione permanente del fenomeno degli infortuni sul lavoro; 2) formazione diffusa delle conoscenze dei rischi e delle misure atte a prevenire le conseguenze dannose, capace di coinvolgere contemporaneamente il mondo della produzione, delle imprese, della società civile e della scuola”. Il ddl prevede l’istituzione dell’Osservatorio permanente degli infortuni e delle malattie professionali. I compiti dell’Osservatorio – spiega la Giunta – che costituisce lo strumento operativo della Regione per l’attuazione delle finalità della legge, concernono prevalentemente l’effettuazione di studi e ricerche relativi al fenomeno infortunistico e la loro divulgazione, il raccordo con le organizzazioni sindacali, con l’Università, con l’Inail, con i Consorzi industriali, la redazione di specifici rapporti sulla tematica degli infortuni sui cantieri edili e l’organizzazione periodica della conferenza regionale sulla sicurezza. Mediante il disegno di legge si prevedono, inoltre, iniziative di informazione e formazione che la Regione promuove attraverso l’emanazione di appositi bandi, cui sono ammessi a partecipare le imprese di ogni settore produttivo, le associazioni di categoria e sindacali, i comitati paritetici, i soggetti operanti nel campo della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, i Consorzi per lo sviluppo delle aree industriali.

Altri obiettivi del ddl, infine, sono rappresentati dalla promozione ed il finanziamento di progetti di educazione alla sicurezza per la prevenzione degli infortuni sul lavoro rivolti alle scuole di ogni ordine e grado e dalla istituzione di un fondo permanente in materia di sicurezza e salute del lavoro nei cantieri edili. Il fondo è destinato a finanziare attività di informazione e formazione, di prevenzione, di consulenza, di ispezione preventiva, di diffusione della cultura della sicurezza edilizia.

[Articolo di Tatjana La Paglia]