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Artezeta: in cooperativa, per i Beni Culturali

Una delle prime esperienze meridionali in questa direzione è Artezeta. Nata da un corso di formazione sperimentato finora come unicum, dalla Fondazione Zétema, Artezeta è infatti una cooperativa per i Beni Culturali ideata e gestita nel cuore di Matera. Nel suo primo anno di vita, la realtà materana ha già ottenuto due risultati interessanti: il primo, è la gestione del neonato Museo della Scultura Contemporanea, il secondo è l’affidamento in gestione della straordinaria Cripta del Peccato Originale. Lucia Laterza, socia fondatrice della cooperativa, risponde ad alcune delle mie domande.

E. M.:- Lucia, come è nato il progetto Artezeta e da chi è composto?
Lucia Laterza – L’idea di creare Artezeta è nata in ciascuno di noi soci in seguito alla partecipazione all’attività di formazione promossa dal Circolo Culturale La Scaletta di Matera e dal titolo “L’organizzazione e la gestione di mostre d’arte”. Le ore di aula ci hanno fatto scoprire i molti interessi in comune, in particolare la passione per la città di Matera e per la cultura in generale. Così, pur provenendo da esperienze formative e professionali completamente diverse e per evitare che il bisogno di lavoro ci portasse alla scelta di andare via dalla nostra regione, abbiamo deciso di intraprendere questa avventura. Il gruppo è composto da 4 ragazze e 2 ragazzi di età differenti ma con la voglia di impegnarsi attivamente nel settore culturale.

E. M.: – Cosa vi ha fatto propendere per la forma della cooperativa?
Lucia Laterza: – I motivi per cui abbiamo scelto la cooperativa, sono stati senza dubbio i principi che sono alla base di tale forma societaria. Si parte tutti dallo stesso livello, tra noi non ci sono “capi” ma ognuno è responsabile allo stesso modo di tutte le attività aziendali, pur rimanendo ben leggibile la divisione dei compiti.

E. M.: – Quali sono state le difficoltà iniziali affrontate dal progetto?
Lucia Laterza: – Lavorare ed investire in cultura la maggior parte delle volte non è remunerativo e all’inizio i risultati stentano ad arrivare. Contiamo però sull’inversione di tendenza che si sta registrando a livello nazionale precisamente in relazione all’aspetto gestionale dei beni culturali. Non basta restaurare un bene e magari poi riporlo nuovamente nel dimenticatoio, è necessario preoccuparsi della sua fruizione e quindi del modo più proficuo di gestione. Nella quotidianità le difficoltà che incontriamo sono essenzialmente legate a differenze caratteriali; non è semplice riuscire a trovare il perfetto equilibrio tra noi, anche se finora, a due anni dall’inizio della nostra esperienza insieme, ci stiamo riuscendo egregiamente.

E. M.: – Quali sono le attività di Artezeta?
Lucia Laterza: – Attualmente Artezeta si occupa della gestione di due dei più importanti presidi culturali di Matera che sono il MUSMA e la Cripta del Peccato Originale. Il Musma è il Museo della Scultura Contemporanea, nato dall’esperienza ventennale del Circolo Culturale La Scaletta. Le opere d’arte, in esso contenute, provengono essenzialmente da donazioni degli stessi scultori, delle loro famiglie, dei collezionisti e sono state messe insieme dallo straordinario lavoro del curatore e critico d’arte Prof. Giuseppe Appella. La ristrutturazione di Palazzo Pomarici, sede del Musma, si deve interamente alla caparbietà della Fondazione Zetema, nella persona del presidente Raffaello De Ruggieri,  che è riuscita a recuperare i fondi necessari. Per il numero e la qualità delle opere e per il suggestivo allestimento il Musma può essere considerato il più importante contenitore di opere d’arte contemporanea del Sud Italia. La Cripta del Peccato Originale è anch’essa un’emergenza culturale di grandissimo pregio sia per la particolarità dei suoi affreschi sia perché per il loro recupero è stato adottato un metodo diagnostico proposto come modello di riferimento per altri interventi simili. E’ senz’altro una delle chiese rupestri più antiche del territorio materano e anche un unicum per l’originalità del suo ciclo pittorico.

E. M. – Quali sono le competenze e gli obbiettivi di Artezeta?
Lucia Laterza: –  Artezeta si propone di operare nel settore della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale in tutte le sue forme al fine di renderlo fruibile da parte di un pubblico sempre più vasto. Per tanto si occupa della fornitura di servizi museali di base e della gestione diretta di aree espositive, della ideazione e realizzazione di eventi, della progettazione e gestione di laboratori didattici, di visite guidate, di attività di promozione e marketing culturale.

E. M. – Da che ambito formativo provengono i suoi soci?
Lucia Laterza: – La compagine societaria è eterogenea. Le esperienze formative e professionali dei soci sono tra loro differenti. Per noi questo rappresenta un punto di forza e di arricchimento continuo. E’ stata una fortuna, infatti, la provenienza da ambiti formativi diversi perché questo ci permette di avere a disposizione all’interno  del gruppo le figure fondamentali specifiche per ogni settore: dalla conservazione e gestione dei Beni Culturali, al restauro diagnostico, dal settore archeologico a quello linguistico, dal settore economico-amministrativo allo studio dell’iconografia.

E. M. – Come definiresti la vostra esperienza con la gestione del Musma e della Cripta del Peccato Originale?
Lucia Laterza:- L’aver avuto questa opportunità è quasi il coronamento di un sogno: il poter fare un lavoro che appassiona, che diverte e gratifica. Ogni giorno che passa, grazie al contatto con la gente, ci sentiamo sempre più forti e più entusiasti a proseguire nel nostro impegno.

Per informazioni: 320/5350910
Sul web: http://www.artezeta.it/