Il credito al consumo continuerà a crescere nel 2007, rappresentando ormai una forma stabile di integrazione del reddito. L’Eurispes stima che la percentuale delle famiglie italiane che faranno ricorso al credito al consumo aumenterà dell’11,9%. Anche i mutui registreranno un evidente incremento pari all’11,6%.
Aumenta l’indebitamento delle famiglie. I dati relativi al 2006 mostrano che gli italiani sono molto più indebitati rispetto allo scorso anno (+9,8%): mutui, prestiti per l’acquisto dei beni durevoli e rate per prodotti di consumo gravano sulle spalle degli italiani.
La cifra più elevata per i prestiti si riferisce ai mutui per comprare casa: essa corrisponde a poco più della metà dell’indebitamento complessivo (431.016 milioni di euro), in aumento del 12,2% rispetto all’anno precedente. Considerando i tempi di restituzione del mutuo per la casa, che si estingue nella maggior parte dei casi in venti o più anni – mentre la maggior parte del credito al consumo non supera i 24 mesi –, è importante sottolineare che anche l’ammontare del credito al consumo registra volumi considerevoli, pari a circa 50mila milioni di euro, con un incremento del 13,4% rispetto al 2005.
Il restante indebitamento delle famiglie è costituito da prestiti concessi per altri motivi (spese mediche, spese per matrimoni, prestiti personali, ecc.) dalle banche per un ammontare di 137mila milioni di euro circa, un volume in crescita del 4,7% rispetto all’anno precedente.
Nel complesso, il debito delle famiglie nel corso degli ultimi sei anni, ha registrato un incremento percentuale considerevole. Se i mutui per l’acquisto della casa sono cresciuti negli ultimi anni (+138,3%) a causa dei bassi tassi di interesse e della lievitazione degli affitti nelle grandi città (fattori che hanno spinto numerosi nuclei familiari ad optare per l’acquisto di un’abitazione di proprietà), il credito al consumo ha modificato strutturalmente i modelli di comportamento della famiglia italiana, assumendo dimensioni sempre maggiori. Il suo volume è aumentato del 157,1% in soli 6 anni.
I tempi di restituzione. I finanziamenti che pesano maggiormente sulle famiglie italiane sono quelli la cui restituzione è prevista entro i cinque anni. Sono in crescita anche i crediti al consumo che vanno oltre i 5 anni, passando dai 5.802 milioni di euro del 2001 ai 20 miliardi di euro circa del 2006, registrando un aumento del 260%. I finanziamenti di durata annuale invece mostrano un andamento costante con quelli concessi nel 2005, passando da 962 a 996 milioni di euro.
Più della metà dell’indebitamento delle famiglie riguarda i mutui per l’acquisto degli immobili ed in particolare quelli estinguibili in un arco temporale superiore ai 5 anni, così come è nella loro natura. In particolare l’incremento percentuale dei mutui oltre i 5 anni è stato del 140% circa.
Complessivamente dal 2001 ad oggi i prestiti per mutui sono aumentati di circa il 110% salendo dai 100 miliardi di euro circa del 2001 ai 243 miliardi circa del 2006.
Dal 2001 ad oggi, si sono ridotti complessivamente del 10% circa i prestiti concessi per altri motivi (spese mediche, spese per matrimoni, prestiti personali, ecc.). Riguardo al piano di ammortamento risultano in aumento dell’11,4% i prestiti che prevedono la restituzione entro un anno, mentre si riducono quelli che prevedono la restituzione tra 1 e 5 anni e oltre i 5 anni: rispettivamente del 18,7% e del 22,6%.
Il ruolo delle banche e delle finanziarie. A fine dicembre 2006 gli italiani avranno chiesto alle banche complessivamente una somma pari a circa 430 miliardi di euro. I prestiti concessi alle famiglie italiane dalle società finanziarie negli anni 2002-2006, invece registrano un aumentato dell’83,9% in soli 5 anni.

“OUTLOOK” Uno sguardo fuori regione
Rubrica di scienze economiche e sociali
a cura di Rosario Palese
(ISSN 1722-3148)

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