Basito, attonito, forse anche un po’ affranto, ma certo non rassegnato e nemmeno domo. Sono anzi sempre più deciso ad issare la bandiera dello Stato Città del Vaticano sull’ Ospedale San Carlo. La settennale Convenzione con il Cav, stipulata dall’Azienda Ospedaliera San Carlo, è, a mio avviso, solo un sintomo di un problema complessivo. Siamo di fronte ad una capillare occupazione degli spazi pubblici da parte del sistema di potere curial-vaticano.
Una occupazione, che, al pari dell’occupazione clientelare partitocratrica, è pervasiva di ogni aspetto della vita della nostra regione e altrettanto soffocante. Una occupazione che vive, prolifica, si moltiplica anche, o forse soprattutto, grazie al silenzio di chi dovrebbe avere a cuore la laicità dello Stato e delle sue Istituzioni.
Quando in un documento stilato da una Azienda Sanitaria leggiamo: “Convenzione con “L’Associazione Difendere la Vita con Maria” per la regolamentazione del prelevamento finalizzato al seppellimento dei prodotti del concepimento di presunta età di gestazione inferiore alle 20 settimane”, non possiamo che affermare una volta di più che l’Azienda Sanitaria San Carlo è stata di fatto annessa all’entità statuale “Citta del Vaticano”, al di fuori e al di sopra delle leggi della Repubblica. Come dar torto alla segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, quando afferma che siamo di fronte ad una “capitolazione dello Stato italiano e delle sue leggi”.
A quei medici e a quei dirigenti dell’Ospedale San Carlo, che da anni subiscono inermi l’occupazione in atto, dico che è forse giunta l’ora di “Uscire dal Silenzio” e far sentire la loro voce. Questa nostra azione, e questa nostra ormai lunga lotta, la conduciamo anche per loro e, auspico, a breve, con loro.
Dichiarazione Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Consigliere dell’Associazione Coscioni