[Articolo di Francesco Cosenza]
Illusioni, presenti nelle menti, disegnano certezze soggettive materiali che, come evidenzia nel suo intervento il prof. Paolo Augusto Masullo (Università degli studi della Basilicata), vivono la trasformazione, principio di movimento dei soggetti, uomini, “creatori” di nuove realtà. Le esistenze, poste al centro di una velocità costruita, delimitano, transitando nuovi confini reali, dove tutto ciò che è manifesto esprime, evidenziando l’incapacità dell’uomo, il quale, subisce l’impossibilità di risposte al nuovo mondo che egli stesso ha costruito, mondo meccanico, quasi privo di sbagli e percezione.
La natura delle macchine, segno e sede della nuova civiltà, conseguenza forzata della stessa, colloca l’uomo in una condizione di disagio esistenziale, di dolore acuto, di imperfezione.
L’uomo in transito, in mutamento, in grado di regolare i meccanismi che muovono le epoche, contrappone alla realtà sue creazioni che diventano nuovi confini e nuovi canali su cui, la nuova differente realtà accoglie interpretazioni soggettive e sguardi differenti.
Le visioni del reale, presenti nelle menti dei soggetti “normali”, non conoscono i “perché, dietro cui mille altri significati costituiscono mille altri mondi, in soggetti affetti da psicosi, schizofrenia e malattie mentali. Vi sono, nelle esperienze esposte dal Dott. Gilberto di Petta (ASL NA 3), scoperte, di parallele visioni ma lontane dai sensi, dai significati, da tutto ciò che appare assolutamente inopinabile.
Esiste un “transito” e dentro di esso, le convinzioni e le costruzioni di realtà altre, dove i soggetti, che subiscono i disegni delle loro menti, spesso avversi alla loro persona, relegano i movimenti anche naturali, in spazi ostili, non visibili ed incomprensibili agli altri, dove la logica è lontana. Mondi sospesi, animati da azioni o gesti, intorno ad interpretazioni sinistre, dove anche un semplice oggetto può divenire, elemento di disturbo di già fragili equilibri logici, il delirio, tocca le sponde della follia che accoglie stravolgimenti della realtà. La follia, al cui principio si collocano le ossessive “domande”, che annullano le certezze, motore degli equilibri, anima i giochi mentali, toccando profondità inconsce ed insondabili, significati esistenziali.
Sono realtà senza mondo, dove il senso del vero è smarrito, dove la linea di demarcazione tra l’oggettivo e il delirio si annulla, perdendosi in infinite visioni e convinzioni, dove il significante non coincide con il significato, dove le realtà sono stravolte dalle patologie.
Le riflessioni, incentrate sugli svariati aspetti della realtà, ivi compresa la dimensione umana, analizzata, quest’ultima, nelle sue diverse sfaccettature, chiudono i tre momenti che hanno costituito una cornice di approfondimento di alto valore culturale alla mostra Realidad Arte Spagnola della Realtà.