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Claudio Velardi tra figure e visioni politiche

Esiste, un differente campo di azione, di discussione, rispetto al passato, appare, nella “civiltà dell’immagine”, una consistente affermazione della tecnica persuasiva legata al “cartellone” che, contiene ed esprime, il pensiero e la direzione da seguire sull’attività di partito, che, in passato non conosceva, sofisticati strumenti mediatici: salotti televisivi (forse legati ai nuovi modelli), ma, la gente delle sezioni ed il concreto confronto dialettico, finalizzato alla costruzione di progetti e riforme, specchio dell’ideologia.

Analizza, l’autore, nel suo lavoro, la calda e aspra campagna elettorale del 2006, guidata dalla ricerca spasmodica di consensi che, visita le piazze italiane, passa attraverso interviste e redazioni di giornali,  da parte di un istrionico ma indiscusso leader, Berlusconi e, da Romano Prodi a capo della coalizione di centro sinistra, uscita vincitrice anche se con un ridotto numero di preferenze, rispetto alla compagine di centro destra. Il mito di una nuova società, che l’autore, come migliaia di altri militanti del PCI negli anni Settanta, avevano sognato e perseguito, faro illuminante per generazioni, riferimento culturale e modello di pensiero, aperto e proiettato sui grandi ideali viene, secondo l’autore, sminuito e privato dalla sua reale portata valoriale, a causa di nuovi circuiti politici sempre meno politici, chiusi in analisi e conflitti interni.

Sfiora, Velardi ed assumono le sue riflessioni un nostalgico senso, i dati legati ad epoche lontane e fortemente dissimili, che evidenziavano una compattezza di quella sua sinistra, competitiva e storica che, riponeva, su figure ferme, il pensiero e la traduzione dello stesso in risposte fattive, che abbracciavano esigenze e condizioni di uomini e donne, lavoratori e studenti, operai e intellettuali. L’esito delle elezioni del 9 e 10 Aprile, apre una nuova fase di governo non facile, in un paese dove la politica suscita confusione nelle menti, che vorrebbero, invece una chiara ed ordinata visione del panorama politico, che deve garantire sicurezza e trasparenza, nonché fiducia nel futuro.

La serata di presentazione, proposta e realizzata grazie all’interessamento di Francesco Perone, presidente dell’ Associazione Culturale Lucanianet, evidenzia una esigenza di sensibilizzazione verso tematiche di ordine socio politico, capace di indurre a riflessioni e letture della realtà quotidiana.

[Articolo di Francesco Cosenza]

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