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Castelluccio Inferiore: i programmi della Protezione Civile

[Articolo di Carmela Grisolia]

Dottor Gioia, per quale motivo nasce la vostra associazione e qual è il fine ultimo?
La nostra è un’associazione di volontariato nata nel 2003 a Latronico con l’intendo d’offrire un servizio sociale nel lagonegrese; successivamente, per lo stesso motivo, si sono sviluppate le filiali di Lagonegro e Castelluccio. Negli anni, ci siamo affermati dando una risposta tangibile alle persone bisognose. Oltre alla Protezione Civile, abbiamo un’autoambulanza, donataci dalla “Croce d’Oro di Prato” – un’ altra associazione facente capo all’A.N.P.S. (associazione di volontariato nazionale) che si occupa di assistenza sia intesa come servizi alla persona che come 118, ovvero, primo soccorso- alla quale siamo gemellati, che ci permette di fronteggiare le emergenze. Le nostre zone sono sprovviste di tanti servizi e noi cerchiamo di arrivare dove le istituzioni non riescono come, per esempio, accompagnare gli anziani o le persone che hanno bisogno di cure in ospedale, oppure, offrendo assistenza e pronto intervento nelle manifestazioni o in caso di calamità naturali (terremoti,incendi ,alluvioni). Il nostro fine è quello di migliorare la condizione sociale del territorio attraverso una branca del volontariato che, senza nessun ritorno economico o di immagine, presta servizio alla comunità in base alle proprie competenze e capacità.

In quali occasioni avete avuto modo di partecipare alle attività svolte a Castelluccio e come vi siete presentati alla popolazione?
A Castelluccio abbiamo operato in diverse occasioni, collaborando, ad esempio, con “l’associazione Ciclistica” che per garantire il normale svolgimento delle prove nella massima tranquillità e sicurezza, ha avuto bisogno di un’ autoambulanza con un medico pronto ad intervenire all’occorrenza. Ultimamente, abbiamo avuto modo di dialogare e farci conoscere da tutte le associazioni presenti sul territorio, partecipando alle assemblee indette dall’assessore alla cultura e all’ associazionismo Fabrizio Cian. A breve partiremo con una campagna di tesseramento a sostegno dell’associazione. Inoltre, sono previste delle manifestazioni nei tre comuni, in cui, cercheremo di spiegare a tutte le persone interessate quali servizi siamo in grado di offrire, ma soprattutto che cos’è , cosa fa e di cosa si occupa l’A.N.P.A.S. La nostra associazione è aperta a tutti, naturalmente, per far fronte a determinate situazioni bisogna avere un minimo di preparazione. A tal proposito, tra marzo e aprile partiranno dei corsi di formazione, appuntamenti settimanali che dureranno in tutto otto mesi, improntati su tecniche di primo soccorso e procedure da adottare in caso di calamità naturali. Rimane in dubbio la sede in cui si svolgeranno questi corsi, il Comune ha dato la sua disponibilità presso la vecchia scuola elementare di Maccarrone  (contrada di Castelluccio), ma, al momento, la struttura non versa in condizioni ottimali.

Qual è il vostro rapporto con l’amministrazione comunale, e soprattutto, c’è dialogo con il Comune?
Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con le amministrazioni. Con la nuova giunta, abbiamo iniziato un dialogo e stiamo portando avanti un progetto del servizio civile che coinvolgerà almeno tre castelluccesi. Non abbiamo ancora definito l’ambito di impiego di queste persone che, comunque, collaboreranno nel campo sociale o in servizi resi al Comune. Per il momento, cerchiamo di razionalizzare il più possibile le figure, anche perché, avendo più filiali  non è sempre possibile avere delle associazioni pronte a contrastare ogni emergenza e ogni situazione. Stiamo creando dei “gruppi di lavoro” che siano  in grado di rispondere alle svariate esigenze dei nostri paesini.

E’ l’impegno e la tenacia di queste persone che ci dà l’illusione o la certezza (a voi la scelta) di vivere in un mondo migliore; un mondo che non appartiene al business, ma che ruota attorno al rispetto e alla dignità umana .