[Articolo di Carmela Grisolia]
Un’iniziativa promossa e voluta dalla Regione Basilicata che ha trovato largo consenso presso l’amministrazione comunale di Castelluccio Inferiore, in particolar modo, nella figura del primo cittadino, Roberto Giordano, che nel suo piccolo punta sul sociale, sul rapporto con la gente tenendo sempre presenti le necessità, i bisogni e le esigenze di tutti. L’obiettivo della Legge è il perseguimento dell’integrazione sociale e dell’autonomia economica di categorie che vivono nel disagio sociale, al margine della società.
Nella graduatoria definitiva, resa nota nei mesi scorsi, il Comune di Castelluccio Inferiore è rientrato nel programma con quattro nuclei familiari (3800 le domande finanziate in tutta la Regione) che per i prossimi 24 mesi potranno contare su un piccolo contributo economico, avendo, al tempo stesso, la possibilità di frequentare percorsi formativi con lo scopo di trovare un’occupazione o di crearsi un lavoro autonomo. Dopo l’accertamento dei requisiti dichiarati nella prima fase, le quattro persone interessate al progetto, hanno intrapreso un percorso formativo durato 60 ore e tenutosi presso l’aula consiliare del paese. Una fase scrupolosamente curata dai docenti dell’Apof-il di Lauria che, con apposite schede e test d’orientamento, hanno individuato l’ambito lavorativo adeguato alle attitudini dei soggetti coinvolti.
Nei prossimi giorni, inizieranno 4 corsi formativi della durata di 240 ore ognuno, a cui, dovranno partecipare le persone destinatarie dell’intervento residenti nei comuni di Castelluccio Inferiore e Superiore. Essi avranno l’opportunità di frequentare il corso d’informatica e quello sull’ambiente nel comune di Castelluccio Inferiore, presso la sede dell’Auser, oppure, i corsi di lingue e sicurezza presso il comune di Castelluccio Superiore. Inoltre, coloro che nell’arco di questi 24 mesi riusciranno a trovare un lavoro, avranno per sei mesi il 20% in più del contributo. E’ senza dubbio un’iniziativa lodevole che sprona concretamente a migliorarsi e crescere anche perchè, come dimostrano le ultime stime fatte in Basilicata, la situazione non è delle più rosee. Circa 20.000 famiglie lucane, da anni, lottano ogni giorno per arrivare a fine mese con tasche e dispense sempre più vuote.
Intanto, la Regione Basilicata propone una nuova iniziativa chiamata “Cittadinanza Sociale” che dovrebbe agire su un piano socio-assistenziale. L’intendo è quello di promuovere e tutelare i diritti sociali attraverso la realizzazione effettiva di una rete di servizi offerti alla persona e alle comunità attraverso la cooperazione tra enti locali, aziende sanitarie e altre istituzioni territoriali.