Ovviamente non si può ragionare attorno a questo complesso provvedimento se non in termini generali e provando per parte mia e del mio partito a rendere conto del nostro lavoro. E’ sicuramente una manovra difficile perché di grossa entità, ma necessaria perché ereditiamo una situazione disastrosa che è quella che ha lasciato il governo delle destre.

Un governo che ha garantito condoni e precarietà, che ha fratturato ancora di più il mezzogiorno e accelerato una crisi di democrazia che non si recupera dentro una finanziaria né in questi pochi mesi di governo.
Chiunque quindi volesse leggere questa misura come risolutiva dei problemi del paese commetterebbe un errore e finirebbe con il cadere nella trappola di Confindustria e delle destre che altro non fanno se non richiedere riforme strutturali, quelle che abbiamo tenuto grazie anche al lavoro del mio gruppo parlamentare, volutamente fuori dalla manovra: pensioni e riforma del mercato del lavoro. Su questi due temi si gioca la partita dei prossimi mesi, una partita sociale e politica di grande rilievo e sulla quale si aprirà un dibattito nel quale saremo seriamente impegnati.
Eppure nonostante le difficoltà oggettive questa finanziaria è attraversata da una tendenza importante che tenta di ristabilire equità nel nostro paese: lo dice il fatto che un lavoratore sotto i 40 mila E di reddito potrà avere una busta paga, di poco, ma superiore a quella attuale.

Si percepisce netta la tendenza a colpire l’evasione fiscale sia attraverso una specifica tassazione delle rendite sia attraverso una lotta al lavoro nero tanto diffuso soprattutto in questa parte del paese. Si sceglie la strada della lotta alla precarietà, attraverso la stabilizzazione di lavoratori e lavoratrici del pubblico impiego e della scuola sia attraverso un disincentivo a quelle forme di contratto atipiche introdotte dalle destre. Si sostengono le imprese, con specifico capitolo sul sostegno al made in Italy, un marchio che non dovrà abbassare la soglia dei diritti, ma che trova la sua forza nella qualità del lavoro tant’è che l’assegnazione di contributi va quelle imprese, soprattutto del settore agricolo, che mostrino di essere in regola con il DUC (Documento Unico Contributivo). Anche questo ci dice di una tendenza radicalmente differente dalle politiche prima praticate. Lo stesso mezzogiorno recupera una attenzione. Si riapre un dibattito che prova a riportarlo al centro della politica nazionale, un dibattito che soprattutto noi dobbiamo sapere far vivere con proposte che vanno nella direzione di trovare un nostro modello mediterraneo.

Parlano al Mezzogiorno le misure atte a far emergere il sommerso e la istituzione di zone franche urbane. Quest’ultimo intervento pensato per le metropoli ma dove potrebbe trovare spazio la risoluzione di un problema importante della città di Potenza: la riqualificazione di Bucaletto.
Che cosa porta a casa la Basilicata? Ovviamente la tendenza generale all’equità, la stabilizzazione di molti lavoratori. Ora  la Regione deve sapere interagire nell’ambito delle linee scelte dalla finanziaria e nell’ambito di un primo tentativo di ripensare a partire da noi il mezzogiorno nel mediterraneo. Portiamo a casa il rifinanziamento dei Sassi, e l’approvazione da parte del governo di un Ordine del Giorno con il quale si chiede di continuare l’intervento di ricostruzione post sisma 98. Questo è un punto controverso sul quale occorre che i Senatori e i Sottosegretari lavorino perché si trasformi in emendamento.

Il Governo, nella fase di trattativa ha lamentato che i fondi già assegnati non vengono spesi: sindaci e regione devono di questo rispondere. Tuttavia i problemi di cittadine e cittadini che devono rientrare nelle proprie abitazioni è un problema vero e la sfida dei PIR che in Umbria ha rilanciato centri storici anche meno artistici di Assisi è per la Regione tutta una necessità. Guai a pensare di costruire un mezzogiorno in questa periferia di mondo! Nei prossimi mesi saremo impegnati insieme alla Senatrice Palermo e il partito tutto, in incontri atti a valorizzare questa finanziaria e preparare i prossimi appuntamenti.

Angela Lombardi
Deputata PRC-SE

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