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Anche in Basilicata trovano spazio i vini novelli

La produzione italiana di questa tipologia di vini, in netto anticipo rispetto alle produzioni d’Oltralpe (i ben noti Beaujolais Nouveau saranno commercializzati soltanto a partire dal 16 novembre), è in costante aumento con una stima di circa 18 milioni di bottiglie per un fatturato di circa 80 milioni di euro.

Anche in Basilicata il vino novello è diventato un importante fenomeno di mercato per la forte attrattiva che esercita a causa della leggerezza, della bassa graduazione alcolica e del bouquet aromatico, derivante proprio dalla tecnica di produzione. Il Novello, infatti, nasce dalla macerazione carbonica delle uve ossia dalla fermentazione del succo nel proprio acino, senza pigiatura e in un ambiente privo di ossigeno. Sono queste le condizioni che consentono di ottenere un vino dal profumo fruttato e dalla tipica colorazione violacea.

“Il novello di Basilicata – ha commentato l’assessore all’Agricoltura e Sviluppo rurale, Gaetano Fierro, a margine della presentazione dei vini lucani – rappresenta soltanto il preludio per un’annata vinicola che ha tutte le premesse per essere ricordata come una delle migliori degli ultimi dieci anni. E questo non solo per le condizioni climatiche, particolarmente favorevoli, ma soprattutto per l’accresciuta capacità professionale e il costante processo di innovazione perseguito dalle aziende vinicole. Per le sue caratteristiche il vino novello nella nostra regione si inserisce  a pieno titolo nel contesto di produzioni tipiche autunnali e può qualificarsi come prodotto tra i più interessanti della tradizione gastronomica lucana”.