La mostra, già esposta nella Galleria degli Uffizi di Firenze, è realizzata dall’Accademia dei Georgofili di Firenze e dalla Società orticola italiana. In Basilicata è stata organizzata con la collaborazione del Dipartimento regionale Agricoltura ed è articolata in cinque settori espositivi: “pomologico”, “prodotti trasformati”, “pubblicazioni”, “poster” e “artistico-fotografico”.
La finalità è diffondere la conoscenza del castagno e delle sue molteplici risorse. La fagacea anche nella nostra regione ha un elevato valore culturale in quanto ha rappresentato il simbolo della capacità di sopravvivenza dell’essere umano delle popolazioni montane ma anche della collina, infatti la sua coltivazione avviene in terreni compresi tra i 400 e i 1000 metri di altezza. L’Italia dopo la Cina è il secondo Paese produttore di castagne. Per quanto riguarda la situazione della coltura in Italia la Campania è la regione castanicola per eccellenza, seguita dalla Toscana e dal Piemonte. In Basilicata esiste una realtà particolarmente sviluppata nel Melfese dove è presente il Marroncino di Melfi, varietà pregiata per la quale è stato richiesta al ministero delle Politiche agricole, l’Indicazione geografica protetta.
Per l’elevato profilo educativo e divulgativo la rassegna è indicata alle scolaresche di ogni ordine e grado che potranno visitarla tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30, fino al 21 novembre prossimo.
Alla cerimonia di inaugurazione interverranno il presidente della Regione, Vito De Filippo e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gaetano Fierro. Saranno presenti il presidente della Provincia, Carmine Nigro, il sindaco di Matera, Michele Porcari e il commissario dell’Alsia, Franco Dell’Acqua. Il presidente dell’Accademia dei Georgofili sez. Sud-Est Vittorio Manzi ed Elvio Bellini, docente alla Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze, terranno due relazioni sul passato e sul presente della coltura del castagno in Italia.