[Comitato Lucano per il Controllo delle Scelte Energetiche]

Una nuova centrale termoelettrica sorgerà infatti nell’area industriale di Irsina, in località Isca della Madonna, dove il Consorzio Industriale della Provincia di Matera aveva ipotizzato una centrale di potenza più ridotta (68 MW) con l’aggiunta di un’altra centrale alimentata a biomassa proposta da Elettroambiente (società del Gruppo ENEL). Con la sola centrale della “Bradano Energia” di Milano, la Basilicata potrebbe colmare il suo deficit energetico, stimato appunto in un fabbisogno di produzione di 400 MW. Ma così non è, almeno a guardare alle numerose proposte di realizzazione che, includendo anche le cosìddette fonti di produzione energetiche alternative, farebbero arrivare l’offerta di energie in Basilicata nei prossimi anni ad oltre 7.000 MW di potenza.

Cifra questa esorbitante, ben oltre i limiti fissati dal PER (Piano Energetico Regionale) vigente, non giustificabile se non per la vendita di energia da parte delle holding private che vedono nella “Basilicata – Texas”  il proprio eldorado.

La  «Bradano Energia srl» con sede a Milano, Viale Bianca Maria 24, investirà 170 milioni di euro per realizzare, su una superficie di 20 mila metri quadrati con una ipotesi di occupazione di 40 addetti. La Società Milanese ha depositato il progetto in questi giorni presso gli enti competenti per gli iter di Valutazione di Impatto Ambientale e della Autorizzazione Ambientale integrata ai sensi della Legge 9 aprile 2002, n. 55 e con riferimento alla pro­cedura di impatto ambientale, di cui al D.P.C.M. n. 377/88 e alla Legge 349/86. Questa istanza è stata presentata anche ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con richiesta a quest’ul­tímo di avviare la procedura ai fini della autorizzazione integrata ambientale, di cui al Decreto Legislativo n. 59/2005. Nel procedimento è detto che la centrale è a ciclo combinato ed è alimentata a gas naturale. Produrrà energia elettrica, tale da garantire la coper­tura dei fabbisogni energetici delle industrie locali, anche al fine di incentivare nuovi insediamenti produttivi nell’area ove sorgerà la centrale e nelle zone limitrofe. TERNA ha accolto la richiesta di connessione alla Rete di Trasmissione Nazionale con collegamento in an­tenna a 380 kV con una nuova sottostazione di smistamento a 380 kV da inserire sulla linea a 380 kV della Rete di Trasmissione Nazionale “Matera – S. Sofia”. L’intero collegamento elettrico sarà composto da un nuovo elettrodotto aereo da 380 kV, della lunghezza di circa 10 km, che si svilupperà interamente nel ter­ritorio del Comune di Irsina; una nuova sottostazione elettrica da 380 kV in località Piana Cardone, nel Comune di Irsina; un nuovo elettrodotto di raccordo da 380 kV  alla linea esistente “Matera – Santa Sofia”; la società Snam Rete Gas, ha accolto la richiesta di collegamento della centrale alla propria Rete di Trasporto di gas naturale che avverrà tramite un nuovo metanodotto interrato in derivazione avente lunghezza di circa 22 km e diametro nominale 20 pollici, il cui percorso si sviluppa per circa 6 Km nel Comune di trottole (MT) e per ca. 16 Km nel Comune di Irsina (MT);

Copie del Progetto Preliminare, dello Studio di Impatto Ambientale e della relativa Sintesi non-tecnica e la docu­mentazione relativa alle opere connesse sono depositate a  disposizione del pubblico per consultazione, presso la Regione Basilicata – Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità – Ufficio Compatibilità am­bientale; la Provincia di Matera; il Comune di Irsina ; presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Via di San Michele, 22- 1-00153 Roma; presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione per la Salvaguardia Ambientale,.Div. III (VIA) – Via Cristoforo Colombo, 44 – I-00147 Roma

Qualsiasi cittadino, ai sensi della legge 349/86 art. 6 ed in diretta conformità alle leggi vigenti, può presentare in for­ma scritta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, al Ministero per i Beni e le Attività Cul­turali, alla Regione Basilicata, istanze, osservazioni e pareri sull’opera, nel termine di trenta giorni a fardata dal 21 ottobre 2006, termine di pubblicazione dell’annuncio.

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