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Nucleare, urgente convocare il Tavolo della Trasparenza

[Movimento NoScorie Trisaia]

Questa richiesta è altresì motivata in riferimento:

• Alla tubazione contaminata sul mar Jonio che preoccupa i cittadini su come vengono gestite le attività  di decommissionig nucleare sul territorio;
• Al lungo silenzio sulle attività che Sogin svolge nel centro della Trisaia, in merito ai problemi sulla sicurezza e al tipo di lavori che vengono eseguiti nel centro dopo il fallimento degli ultimi Tavoli della Trasparenza, dove i cronoprogrammi per le attività di decommissioning sono stati disattesi;
• Alla restituzione delle barre di Elk River agli Stati Uniti. Sogin ha solo illuso i Lucani paventando una loro restituzione per acquisire qualche credito mediatico;
• Al monitoraggio ambientale promesso dall’assessore regionale all’Ambiente, Rondinone. Il monitoraggio sulle matrice ambientali e alimentari è necessario per tutelare la salute dei cittadini;
• Allo sviluppo  del  piano nucleare di emergenza sollecitato anche dal Prefetto di Matera;
• Alle vicende che coinvolgono lo stesso Centro Enea della Trisaia dove durante la costruzione di un parcheggio sono stati smaltiti materiali di risulta all’interno della Riserva Naturale Regionale e zona ZPS (oasi di Bosco Pantano di Policoro) sequestrata dai Carabinieri di Policoro;
• All’indagine epidemiologica sul territorio mai avviata, su cui la Regione deve ancora dare risposte.

Il Tavolo della Trasparenza deve scrivere nuove regole di partecipazione dei soggetti attivi, chiamando a partecipare tutti i sindaci del Metapontino come molte volte richiesto dal sindaco di Nova Siri e di
tutti i soggetti interessati che hanno a cuore la risoluzione del problema nucleare. L’affaire decommissioning e le compensazioni ambientali che Rotondella e la Basilicata devono ottenere non devono minimamente incidere su sicurezza e trasparenza. Nessun ricatto sull’ambiente e il territorio può passare attraverso le “compensazioni” economiche da elargire ai comuni che ospitano i siti nucleari. Le compensazioni non costituiscono la soluzione ai problemi di quarant’anni di nucleare  e in nessun modo possono possono farci accettare il nucleare. Riteniamo che la democrazia soprattutto su scelte che riguardano la tutela della salute dei cittadini si persegua con la massima partecipazione e trasparenza dei soggetti coinvolti, in pratica “alla luce del sole”.