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Nel torpore estivo il dibattito sull’eolico sembrava essersi affievolito, ma all’improvviso e per tutta una serie di circostanze abbiamo assistito all’esplosione di una vera e propria “vertenza”, che ha visto spaccature di partito, amministratori in stato confusionale e crisi comunali. Questo un breve sunto.

Le situazioni contingenti, invece, hanno avvalorato la tesi che quando a “mobilitarsi” è un numero superiore a dieci persone i politici scendono in campo, intervengono, e come nel caso della moratoria si dimostrano possibilisti circa una sua approvazione, non disdegnando l’opportunità di tirare acqua al proprio mulino. Infatti, mentre molte dichiarazioni illustri facevano presagire ad una immediata sterzata verso il si alla Moratoria, parallelamente, gli uffici regionali deliberavano in merito ad alcuni impianti eolici che stavano seguendo l’iter di approvazione (sul BUR Basilicata n.50 del 21/08/2006), nel caso particolare approvazione ai fini della verifica di ottemperanza alle prescrizioni imposte dal Progetto Esecutivo relativo alla costruzione di Impianto eolico nel Comune di Muro Lucano; autorizzazione definitiva alla costruzione ed esercizio del cavidotto interrato in mt 20 KV per il trasporto dell’energia elettrica prodotta dall’impianto eolico Tomasiello nel Comune di Lauria; verifica di ottemperanza alle prescrizioni imposte del progetto esecutivo relativo alla costruzione di un impianto eolico nel Comune di Abriola, in località Seta di Calvello e, non ultima, l’inaugurazione del Parco eolico di Montemurro.

Insomma, parchi e opere collaterali in un scenario che ha visto e vede ancora i soliti rovesci della medaglia e all’isolamento di chi ha provveduto ad intavolare la discussione-eolico e lanciare il sassolino, che ora è un macigno. Mi sono divertito ad avvertire e constatare un certo tentativo alla censura da parte di qualche organo d’informazione. E’ chiaro, che in un clima d’imbuto mediatico, non è facile individuare chi appositamente ha tentato di adombrare le posizioni dei promotori; certo è però che la Rai regionale ha fatto di tutto per tenere alla larga dai suoi servizi le associazioni ambientaliste non “istituzionali”, perchè si sa, nella nostra regione, molto spesso si confonde l’ambientalismo con il legambientalismo.

Di Legambiente ricordo una lettera indirizzata alla Fri-El dal suo ex-presidente ed un recente intervento dell’attuale Presidente sulla Gazzetta di Basilicata del 23 agosto scorso dove si faceva riferimento alla battaglia per la moratoria (e vorrei sottolineare per il ripristino delle Regole) come ad una battaglia puramente ideologica. Lasciamo stare.

Oggi abbiamo questo Disegno di Legge che fino al 31 agosto del 2007 non consentirà nuove autorizzazioni; dieci mesi durante i quali si dovrà lavorare per “mettere mano” al Piano Energetico Regionale e delineare definitivamente il ruolo della Società Energetica Lucana. Nell’immediato, invece, il Consiglio Regionale nella prossima seduta faccia del Disegno di Legge una Legge condivisa anche dalle istanze provenienti dal territorio, dalle forze sociali e politiche regionali. Un atto di democrazia dovuto a quanti in modo democratico chiedono da tempo il rispetto delle regole, troppo spesso inevase anche dalle istituzioni.