Lo comunica l’assessore all’Agricoltura e Sviluppo rurale, Gaetano Fierro. “Continua l’attività delle autorità sanitarie e della Regione – spiega l’esponente della giunta – per monitorare il territorio attraverso un’intensa attività di sorveglianza volta scongiurare il pericolo di un’epidemia del morbo della lingua blu, che in passato ha provocato ingenti danni al bestiame e alle aziende”.
Il programma, giunto al terzo anno, ha l’obiettivo di individuare in tempo reale sul territorio la presenza del virus che trasmette la blue tongue e si svolge in due fasi. La prima consiste in prelievi sistematici, una volta al mese, di campioni di sangue su gruppi di animali (i cosiddetti capi sentinella) messi a disposizione volontariamente da allevatori di zone della Basilicata giudicate più a rischio. Un controllo specifico viene effettuato anche sugli insetti, attraverso trappole situate nelle aziende, per verificare appunto la presenza dell’insetto portatore della malattia.
Per beneficiare del contributo, l’allevatore deve presentare una domanda utilizzando lo specifico modello indirizzata alla Regione Basilicata – Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale, Economia montana – Ufficio Produzioni zootecniche e Zoosanità – Viale della Regione Basilicata n. 12 – 85100 Potenza.
Le tematiche relative al morbo della lingua blu, inoltre, saranno approfondite in un tavolo tecnico convocato per la prossima settimana dall’assessore Fierro con le Associazioni provinciali degli allevatori e le associazioni di categoria.