[Articolo di Lucia Pia Caggiano]

Tra gli organizzatori, oltre al Comune, figurano l’Associazione Nazionale Tumori di Villa d’Agri e Legambiente Basilicata, nonché i responsabili delle attività commerciali del luogo. La fiera è stata organizzata tra le viuzze della cittadina, in modo da dare concretezza a nobili fini sociali, valorizzando la bellezza artistica, storica, folklorica e naturalistica del paesino lucano. Lungo tutto il percorso è possibile ammirare i violetti in pietra, le numerose chiesette, i balconi ben decorati da nugoli di fiori variopinti. Ai viaggiatori è consentito fare una passeggiata, illuminati da fioche luci che impreziosiscono le stradine cittadine e da fiaccole le quali sottraggono il borgo al XXI secolo, donandogli una vita fantastica nei secoli già trascorsi.

Tra le stradine di Sasso sono stati realizzati inoltre dei punti di vendita di prodotti tipici del posto, quali salumi o formaggi, oggetti in legno o vetro, oppure dei ritrovi per accogliere i turisti, offrendo loro piatti caratteristici, dalle orecchiette con tartufo alle crostate con marmellate, con la semplicità, genuinità e accoglienza proprie dell’abitante della Basilicata. Alle pareti delle casette erano affisse semplici pergamene con delle poesie di S. Stolfi, R. Greci e alcuni proverbi in dialetto potentino, trascritti da L. Colicigno. All’inizio del paese musiche popolari, danze e riproduzioni degli antichi mestieri, allietavano ulteriormente la serata.

All’interno delle abitazioni, nel cuore antico del borgo, erano presenti una serie di mostre. Dai ricami alla pittura. In quest’ultimo settore è opportuno menzionare i dipinti  esposti da Brandi e Tessadri, i cui colori, erano ben mescolati e davano vita a tele dai colori tenui e rilassanti. Di pregio sono anche i quadri di L. Grosso, in particolar modo “Resurrezione – 1988” e “Sorvolando le insidie – 1996”; quest’ultima tela in effetti raffigura l’inquietudine dell’autore di fronte alle difficoltà del reale, ma i colori delicati e sfumati, nonché le forme arrotondate danno calma e vigore all’acuto osservatore, il quale diviene conscio che la serenità e la pazienza permettono di fronteggiare qualsiasi turbamento. Tra gli altri dipinti di rilievo, bisogna ricordare le ultime tele di P. Basentini. L’autore ha mutato il proprio stile, il quale appare più serio e riflessivo, fino a diventare più preoccupato dalle insidie della vita. I colori sono in effetti più scuri e nitidi e non di rado è presente il nero, come a voler raffigurare le preoccupazioni dell’anima, alle quali è possibile comunque porre rimedio, vista la presenza di altri colori nitidi, forti e contrapposti alle tinte scure.

La fiera è stata ben organizzata e curata dalle organizzazioni locali, come se il bisogno di valorizzare il territorio incomincia a essere sempre più sentito dalle popolazioni locali, desiderose di mostrare anche all’esterno la propria terra, con tradizioni, cultura e folklore tipici, unici. Solo le cose amate in effetti sono realmente apprezzate anche da occhi stranieri, i quali vivono gli stessi sentimenti di chi le possiede.

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