[Articolo di Carmela Grisolia]

Dopo le elezioni, ricorda il primo cittadino, sono state ripristinate le cosiddette “quattro fontane” e i pannelli fotovoltaici situati in contrada Giulio Antonio, dando una risposta concreta ai bisogni della collettività. Ma cosa più importante, Giordano ha cercato e ottenuto un rapporto di interazione diretta con la popolazione. Una cittadinanza il più possibile informata attraverso avvisi affissi nel centro storico così come nelle zone periferiche del comune. I cittadini, entusiasti dell’iniziativa cominciano a sentirsi partecipe, si recano negli uffici comunali per esporre problematiche collettive e per cercare insieme al sindaco e la sua giunta una risposta alle loro richieste. Chiara dimostrazione che l’invito fatto da Roberto Giordano in campagna politica  ha sortito il suo effetto.

La gestione del traffico e dei parcheggi è stata oggetto di lunghe discussione per la nuova amministrazione. Una problematica  che nei mesi estivi, con il rientro degli oltre mille castelluccesi, migrati in terre lontane in cerca di lavoro, raggiunge il suo picco massimo. Ecco riproporsi il solito dilemma, creare un’ isola pedonale anche nelle ore pomeridiane o l’isola pedonale solo nelle ore serali? Se da un lato c’è chi  ha voglia di tranquille passeggiate e di qualche bibita rinfrescante sorseggiata stando comodamente seduti ai tavolini dei bar del centro, senza il brusio dei motori in sottofondo; dall’atro ci sono i commercianti che pensano che una chiusura al traffico anche nelle ore pomeridiane possa determinare un afflusso minore di gente e quindi una perdita degli incassi e dei guadagni.

Signor Sindaco, il Comune quale strategia ha adottato per soddisfare le esigenze dei cittadini e che cosa ha intenzione di fare per risolvere il problema?
La giunta, in prima analisi orientata a un’ipotesi di chiusura nelle ore pomeridiane con la conseguente creazione di un’area pedonale compresa tra il parcheggio di Piazza Gramsci e il parcheggio Orto dei Melfi, visto il pensiero della maggior parte dei commercianti e considerato il poco tempo utile per redigere un adeguato piano del traffico e dei parcheggi, ha deciso di mantenere, come gli anni scorsi, l’isola pedonale solo nella fascia serale che andava dalle ventuno all’una. La mancata chiusa del traffico nella fascia pomeridiana ha avuto come conseguenza il divieto di sosta lungo il corso del paese, ordine rispettato grazie all’operato  dei vigili che hanno ricoperto numerosi turni pomeridiani al fine di garantire una fruizione di macchine e pedoni all’insegna di una reciproca tolleranza. Per arrivare preparati alla prossima estate, io e la giunta, abbiamo pensato a una regolamentazione dei parcheggi che interesserà l’intero centro abitato castelluccese. Cercheremo di eliminare le zone di ingorgo o di possibile pericolo partendo dagli inizi di via Roma, nei pressi della Banca popolare di Bari, fino a San Tommaso. Inoltre è prevista un’accurata revisione del piano del traffico e la possibilità di modificare anche i sensi unici per garantire uno scorrimento migliore dello stesso. Nei prossimi mesi, cercheremo di sopperire alla carenza di segnaletica, sia verticale che orizzontale, riscontrata nel centro abitato e in alcuni tratti delle strade comunali. Un altro problema serio, del quale ci stiamo interessando, è quello che riguarda il transito sul nostro territorio comunale della superstrada Galdo–Pollino. Strada ad alto rischio, dove si sono verificati numerosi incidenti di cui uno mortale, da regolamentare con punti semaforici all’altezza degli incroci con contrada Amoroso e Monte Rosa. A San Tommaso, punto in cui la superstrada Galdo-Pollino si innesta sulla SS19 e dove purtroppo avvengono la maggior parte degli incidenti, stiamo valutando la possibilità di fare delle canalizzazioni con delle bande antirumore e una rotatoria.

Cosa ha intenzione di fare il Comune per sopperire alle esigenze degli sfollati del sisma del 1998 che  nei giorni addietro si sono viste recapitare citazioni giudiziarie di pagamento?
Un altro dei problemi che mi sono trovato ad affrontare nel ruolo di sindaco, ma che conoscevo già in qualità di consigliere comunale di minoranza, è quello relativo agli sgombrati del sisma del ’98 che hanno avuto un autonoma sistemazione presso il Villaggio Enel. Da Novembre 2003 il sussidio statale per l’emergenza sisma è finito, il governo centrale non ha più reiterato lo stato d’emergenza. Venendo meno il contributo statale, circa 15 famiglie si sono trovate nella condizione di dover far fronte con i propri mezzi  all’affitto degli alloggi nei pressi del Villaggio Enel. La maggior parte di queste famiglie ha continuato a non pagare il canone di affitto mensile fino a quando l’Enel non ha fatto richiesta della somma al comune. Si dà il caso che il comune ha un contratto di affitto per gli alloggi con la  Dalmazia Trieste, la quale a sua volta ha un contratto di affitto con i singoli locatari, ma il rapporto diretto con la Dalmazia Trieste ce l’ha il comune non i singoli locatari. Per tale ragione, la Dalmazia Trieste ha chiesto il rientrare degli affitti, cifra che attualmente si aggira sugli 80.000 mila euro, al comune. Circa un anno e mezzo fa, la pubblica amministrazione con la vecchia giunta, in prospettiva di un danno erariale nei confronti del comune e dei responsabili dell’area tecnica, hanno interpellato un avvocato che per recuperare tale somma scrisse diverse lettere di sollecito alle quali alcuni cittadini risposero e altri no. Con il successivo periodo commissariale, d’accordo con l’avvocato intervenuto, si è proceduto nell’azione di recupero di questi crediti inviando diverse citazioni giudiziarie di pagamento recapitate ai cittadini agli inizi dello scorso mese. Per cercare di risolvere il problema, lunedì 11 settembre c’è stato un incontro fra i singoli cittadini che hanno ricevuto citazioni giudiziarie di pagamento e l’avvocato incaricato dal comune al recupero di tali crediti, al fine di trovare una mediazione e una forma di recupero che non penalizzi eccessivamente i cittadini e che, nello stesso tempo, non esponga il comune ad un’eventuale richiesta di danno erariale.

In merito a tale questione Giordano non si sbilancia, ma lascia intravedere una speranza. E’ intenzione del sindaco informare  i parlamentari lucani  al fine di garantire un piccolo contributo a quei cittadini che avendo ricevuto l’ordinanza di sgombro, si trovano in particolari situazioni  economiche per le quali, se vogliono sopravvivere, non possono realmente pagare l’affitto. In attesa  dell’opportunità prospettata dalla regione Basilicata attraverso “il Patto con i giovani”, il sindaco si sta attivando  per organizzare un incontro  non solo per i ragazzi di Castelluccio, ma per l’intera Valle al fine di sciogliere i loro dubbi, mettendo i giovani nella condizione di poter usufruire al massimo di questa occasione. Inoltre, sono previsti tre progetti per il servizio civile che offriranno diversi posti di lavoro ai ragazzi castelluccesi. Da ottobre, i bambini potranno avere la loro vecchia scuola elementare completamente rinnovata e  adeguata alle norme sismiche, nell’atrio al piano superiore una sala anfiteatro in legno lamellare che, come dichiara il sindaco Roberto Giordano, di concerto con la  preside dell’istituto comprensivo potrebbe essere utilizzata oltre che per fini didattici anche per attività di interesse collettivo.

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