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Lettera aperta alla Regione e al Comune di Potenza

Al Presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo
All’Assessore all’Ambiente, Giovanni Rondinone
All’Assessore alla Salute, Rocco Colangelo
All’Assessore alle Infrastrutture, Francesco Mollica

OGGETTO: Regolamentazione Installazione Antenne Radio Base

Non passa giorno senza che la stampa locale non riporti notizie di proteste in questo o quel comune lucano contro l’insorgere incontrollato di nuove Stazioni Radio Base a servizio della telefonia mobile. Ben lungi dal voler ostacolare il progresso e perfettamente consapevole dell’utilità della telefonia cellulare intendo però sensibilizzare le Istituzioni regionali sul rispetto del “principio di precauzione” sancito dalla nostra Costituzione e ribadito da importanti organismi internazioni fra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità. E’ stato accertato che persone ed animali esposti per lunghi periodi alle onde elettromagnetiche possono subire gravi danni alla salute.

Le leggi e le normative nazionali non aiutano di certo a fare chiarezza sull’intricata materia ma il pronunciamento della Giustizia e della Corte Costituzionale hanno stabilito che le Regioni ed i Comuni possono, in qualche modo, regolamentare questo importante settore delle comunicazioni intervenendo sulla pianificazione urbanistica per un corretto e sostenibile posizionamento delle Stazioni Radio Base. Già nell’anno 2000 la Regione Basilicata legiferò in materia cercando di sintetizzare nella L.R. 30 del 5/4/2000 le indicazioni di leggi e decreti nazionali. E’ stato stabilito, fra l’altro, che ogni Comune lucano, entro un anno dall’entrata in vigore della Legge, si sarebbe dovuto dotare di un Piano di Localizzazione delle SRB. L’articolo 8 invece stabiliva che entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Legge si sarebbe dovuto costituire il Catasto Regionale  delle fonti fisse di radiazioni non ionizzanti. Purtroppo entrambi gli articoli della L.R. 30/2000 sono rimasti clamorosamente inattuali, il Catasto delle antenne non esiste e quasi nessun Comune ha provveduto a regolamentare sul proprio territorio il posizionamento dei ripetitori. Questa deregolamentazione ed il conseguente posizionamento di impianti troppo vicini alle abitazioni ha dato luogo a numerose proteste in quasi tutti i Comuni della Basilicata. Alcune Regioni, fra cui la vicina Puglia, oltre a dotarsi di una specifica Legge Regionale, hanno adottato un regolamento che armonizza leggi e decreti nazionali con la specifica Legge Regionale.

Sarebbe utile che anche la Regione Basilicata, sulla scorta di esperienze maturate in altre realtà territoriali, ponga in essere un Regolamento che faccia chiarezza nella complicata materia. Si adottino immediatamente misure di controllo sull’operato di tutti quei Comuni che non hanno dato seguito al disposto dell’art. 5 della L.R. 30/2000, si sollecito i Dipartimenti regionali che hanno disatteso invece l’articolo 8 della già citata Legge Regionale non costituendo il Catasto delle fonti elettromagnetiche, si fissino linee guida chiare ed omogenee per tutto il territorio regionale in modo da favorire un corretto sviluppo delle telecomunicazioni nella nostra Regione, sviluppo che deve traguardare la tutela e la salvaguardia della salute di tutti i lucani.

Nella speranza di un favorevole accoglimento mi è gradito porgere cordiali saluti.


Al Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero
Ai Gruppi Consiliari del Comune di Potenza
Agli Assessori del Comune di Potenza

OGGETTO: Regolamentazione Installazione Antenne Radio Base

E’ noto a tutti che sul territorio del Comune Capoluogo di Regione insistono un numero impressionante di ripetitori telefonici ed alcune linee elettriche ad alta tensione che sono fonte di emissioni di onde elettromagnetiche potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini costretti a vivere o a lavorare nelle vicinanze dei tralicci. Sono sotto gli occhi di tutti i tralicci per la diffusione del segnale telefonico, ormai disseminati in pieno centro abitato, qualche edificio ne “ospita” più di uno, non meno grave è la situazione derivante dalle tante linee elettriche ad alta tensione facenti capo alla sottostazione Enel di via del Gallitello, strada venutasi a trovare nel bel mezzo di una zona commerciale sorta disordinatamente attorno agli impianti Enel.

Per eliminare il pericolo derivante dalla presenza delle linee elettriche il Comune ha individuato una soluzione prevedendo la delocalizzazione della sottostazione, per il problema dell’inquinamento causato dalle Stazioni Radio Base di telefonia mobile permane un grave vuoto normativo che avrebbe potuto essere colmato se il Comune non avesse clamorosamente disatteso per molti anni ad un obbligo derivante da una Legge Regionale del 2000. La Regione Basilicata prevedendo uno sviluppo massiccio di impianti per la diffusione del segnale telefonico ha previsto, nell’articolo 5 della citata L.R. 30/2000, che ogni comune lucano, entro un anno dall’entrata in vigore della legge, quindi entro maggio 2001, si sarebbe dovuto dotare di un Piano di Localizzazione  delle fonti fisse di radiazioni non ionizzanti..

Sono quindi oltre 5 anni di ritardo accumulati della civica amministrazione potentina. Da qualche tempo alcune Associazioni ambientaliste e molti cittadini invocano l’adozione del Piano e di un regolamento, ci sono state tante dichiarazioni del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente dell’Amministrazione in carica con cui si assicurava il varo del Piano. Così, purtroppo, non è stato e negli ultimi tempi sono sorti altri ripetitori nel bel mezzo del centro abitato. Alla luce di questa gravissima inadempienza amministrativa si sollecitano i Gruppi Consiliari, gli Assessori tutti ed il Sindaco della città a lavorare alacremente per colmare immediatamente il vuoto normativo affinché tutte le fonti di inquinamento elettromagnetico vengano tenute lontane dai luoghi dove la gente ci vive e lavora.

Nella speranza di un favorevole accoglimento mi è gradito porgere cordiali saluti.