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Società energetica lucana, la scheda tecnica

Tale ipotesi di costituzione viene ripresa nei DAPEF 2004 e 2005, in questi documenti programmatici – in considerazione del rapidamente mutato scenario energetico nazionale  – cambia sia l’ipotesi relativa al capitale sociale, non più misto pubblico/privato ma solo pubblico, sia la missione precipua della Società. In conseguenza del mutato scenario normativo, della particolare attenzione, peraltro recentemente ulteriormente accentuata dagli interventi normativi del nuovo Governo rispetto ai rischi, che gli interventi pubblici possano falsare la concorrenza e nel contempo dalla necessità di intervenire per agevolare e promuovere il risparmio energetico, come vero volano per ridurre sensibilmente i costi della bolletta energetica si ipotizza la costituzione di una società a capitale inizialmente interamente regionale, che abbia come fulcro delle sue attività la promozione del risparmio energetico e dell’uso delle fonti rinnovabili, la cura della gestione operativa degli Accordi di Compensazione Ambientale, l’esplicazione della funzione di centrale di acquisti per le esigenze energetiche della Regione e degli enti locali interessati e di soggetto ricettore e (poi distributore secondo i criteri premiali e concorsuali , che in seguito si andranno a fissare) delle royalties fisiche, che si renderanno disponibili in conseguenza degli Accordi di Compensazione Ambientale stipulati.
All’art.1 della norma viene esplicitata la finalità  di SEL, quale supporto alle politiche regionali in materia di energia, ed il cui oggetto sarà proprio la definizione e l’attuazione concreta di azioni miranti a migliorare la gestione della domanda e dell’offerta di energia, la promozione del risparmio energetico e del miglior utilizzo delle risorse energetiche locali. In effetti i provvedimenti normativi specifici nazionali, miranti specificamente  alla promozione del risparmio energetico non hanno sortito effetti soddisfacenti nel territorio della Regione, tale ritardo attuativo è in parte dovuto ad una scarsa informazione, in parte all’insufficiente azione di persuasione svolta dalle poche Esco (Società per i servizi energetici) operanti in Regione, in parte forse all’inadeguatezza rispetto alle peculiarità del territorio degli strumenti disponibili. La SEL dovrà appunto agire su tali deficit e risulterà momento attuatore di una consistente “politica di incentivazione all’efficienza ed al risparmio energetico”, che la Regione si avvia a realizzare.
In linea con il Programma dell’Unione il piano che si intende implementare e di cui la SEL costituirà strumento attuativo  “prevede la diminuzione dei consumi totali dei  combustibili fossili  e una diminuzione delle emissioni di gas serra da realizzarsi:
– nel settore elettrico, con aumento dell’efficienza negli usi finali e nella produzione, con la generazione distribuita e la cogenerazione, e con un forte sviluppo delle fonti rinnovabili;
– nell’industria e nei servizi, incentivando l’innovazione di processo e di prodotto per aumentare l’efficienza energetica;
– nel settore civile, migliorando gli standard energetici degli edifici, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento, l’efficienza energetica degli elettrodomestici e dell’illuminazione”.
Viene inoltre prevista la possibilità di costituzione di controllate, in quanto per specifiche normative di settore la partecipazione ad alcune attività nel settore energetico impone separazione societaria. La SEL nasce per un duplice motivo a capitale esclusivamente regionale : per semplicità di avvio nella fase di costituzione, per poter acquisire senza problematiche patrimoniali le quote di energia primaria che saranno messe a disposizione dai Concessionari delle estrazioni petrolifere presenti sul territorio.
Alla SEL è anche delegata l’attuazione operativa, la verifica e le eventuali successive revisioni degli accordi di compensazione ambientale. Nel senso che alla Regione resta comunque in toto la conduzione politico/programmatica degli accordi ma la cura esecutiva della loro attuazione, la verifica puntuale degli adempimenti ivi contenuti, nonché l’eventuale elaborazione di proposte tecniche di revisione vengono affidate alla SEL.
Vengono, inoltre, previste la possibilità di comando di personale regionale per garantire rapidamente l’avvio operativo, il capitale iniziale e le forme di finanziamento dello start up.