“Dispiace che il Piano annuale 2006 delle attività educative e culturali, in attuazione della legge regionale 22/88, é stato presentato in ritardo, creando di fatto una situazione di oggettiva difficoltà nei soggetti che operano in questo settore”. E’ il parere del capogruppo di I.d.V. in Consiglio Regionale, Antonio Autilio, il quale ha evidenziato che “l’art. 4 comma 4 della Legge 22/88, infatti, non a caso fissa l’approvazione dello stesso entro il 30 giugno di ogni anno, così come art. 13 comma 2 stabilisce che le domande devono essere presentate entro il 31 ottobre dell’anno precedente al piano, proprio per consentire agli operatori di programmare e, alla regione, di finanziare manifestazioni di “rilievo”.
Sembra, invece, che le associazioni e gli Enti che si sono attenute a tale indicazione e che, rispettando tale norma, hanno presentato il programma entro quella data, si siano viste restituire le stesse con l’invito a ripresentarle solo dopo l’approvazione del piano”.
Secondo Autilio, inoltre, “pur apprezzando l’impegno profuso dall’Assessore Chiurazzi nella redazione del piano triennale e di quello annuale, l’impressione che si coglie specie dalla proposta del piano annuale è che essa non abbia centrato completamente lo spirito della legge e sia limitata a programmare anche interventi di “non particolare interesse” prevedendo il finanziamento di stampe di calendari o almanacchi, iniziative che guardano alla tutela e valorizzazione dei prodotti e sapori tipici, dell’artigianato e di sostegno delle sagre. Sono convinto che tali iniziative, senz’altro meritevoli d’interesse e da sostenere anche finanziariamente però con incentivi diversi, non rientrano nello spirito della Legge 22/88 che, a me pare, sia specifica per attività teatrali, musicali e cinema. In tal modo, provvedendo al finanziamento di interventi diversi rispetto a quelli cui la suddetta legge è preordinata, si riducono notevolmente le somme che dovrebbero servire per il finanziamento delle attività “culturali”, di grande importanza sotto ogni profilo.
Facendo tesoro di questa esperienza ritengo che, dopo il Piano Annuale 2006 e sulla base dell’impegno annunciato in aula dall’Assessore Chiurazzi, sia necessario – ha affermato Autilio – iniziare già a programmare, per il prossimo anno, il nuovo Piano in maniera da rispettare i tempi di cui all’art. 4 nonché ad avviare rapidamente i lavori per una concreta riforma della legge 22/88 per renderla più funzionale, operativa ed incisiva in relazione ai reali obiettivi che la stessa intende perseguire. Sarà necessario che il piano possa riguardare una programmazione completa, reale e condivisibile non solo sulla base delle esigue somme fino ad oggi stanziate ma anche relativamente a tutti gli altri finanziamenti facenti capo ai vari FASS, PIT, FESRN etc. che appaiono, allo stato, assolutamente autonomi, disconnessi e comunque non condivisi rispetto al piano.