Prende il via nei prossimi giorni l’attività dell’Osservatorio permanente sulla comunicazione e i processi culturali, organismo ideato e promosso da Eurispes Basilicata in collaborazione con Link Campus University of Malta, i Dipartimenti di Sociologia e Scienza della politica e di Scienze della Comunicazione dell’Università di Salerno, l’European Association for Viewers Interests (EAVI, Bruxelles – Belgio), Cross-media.it, il Centro di Ricerca sul Diritto e l’Economia dei Mercati dell’Università La Sapienza di Roma, la Mediateca Provinciale di Matera e il Consorzio Mediateca 2000 (Consiglio nazionale delle mediateche), il Consorzio Copim e l’agenzia OneTOne Research, Confindustria Basilicata.
Alla domanda sul perché su un nuovo Osservatorio sulla Comunicazione in questo momento, il presidente di Eurispes Basilicata, Rosario Palese, risponde così: “L’Osservatorio risponde all’esigenza di creare uno spazio culturale in cui disporre sistematicamente ed in forma reaionalizzata dati ed informazioni sulla comunicazione e sulle attività culturali a livello locale, regionale e nazionale. La particolarità di questo progetto sta nel suo essere una iniziativa integrata, che affianca all’attività di ricerca progetti formativi ed editoriali, nonché l’organizzazione di eventi culturali. La sovrabbondanza di informazione è uno dei problemi della e-society. Agli albori di internet bastava pubblicare un sito e realmente si riusciva ad avere una visibilità planetaria; oggi pubblicare su internet senza effetti di mirroring su altri media equivale a tenere un documento anche buono o ottimo chiuso in un cassetto: non lo legge nessuno. La lezione che ci viene data dalla massificazione di internet e dal nuovo Web 2.0 è che un medium da solo non basta.
Ma per “incrociarli” in modo efficace c’è bisogno di una vera e proria opera di alfabetizzazione, prima di tutto tra gli addetti ai lavori. E senza un media mix efficiente è molto improbabile oggi riuscire a comunicare a dovere i propri contenuti.
Ecco le prime anticipazioni: “Cominceremo con la realizzazione di una rivista edita in formato elettronico (http://www.mediaobserver.it/), su cui pubblicare le ricerche dell’osservatorio oltre ai saggi e agli articoli di docenti ed esperti del settore, e un rapporto annuale sulla comunicazione (Media Report). Affiancheremo a questa attività editoriale l’organizzazione di master, seminari e workshop sui temi della comunicazione e l’organizzazione di una fiera annuale sulla comunicazione ed i processi culturali per porre l’accento sulla tematica del digital divide e creare uno spazio di confronto tra professionisti e studiosi di comunicazione (istituzioni, enti, università, aziende) e i paesi terzi del Mediterraneo, per fare della comunicazione e dell’informazione un veicolo di trasmissione della conoscenza e della cultura, veri volani di sviluppo economico e sociale”.
Molti progetti, tantissime idee, una partnership già ricca e prestigiosa che potrà crescere nei prossimi mesi. L’Osservatorio permanente è pronto al varo, a settembre verranno diffusi i dettagli sulle prime iniziative.