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Autilio, i motivi dell’astensione al DDL sul riordino degli enti subregionali

Nel sottolineare di aver “espresso perplessità già quando si decise di rinviare la nomina delle varie rappresentanze negli organi sub regionali”, Autilio ha sostenuto che “non vi è alcun dubbio che molti degli organismi sub-regionali debbano essere soppressi perché non hanno più valore e funzioni, considerata appunto la perdita di competenze specifiche, e mi riferisco al Comitato Regionale di Controllo, alle Sezioni di Controllo e ad altri. Le perplessità, di metodo e di merito, invece riguardano i due commissariamenti che l’esecutivo ha ritenuto di dover proporre al Consiglio con il  disegno di legge. Il metodo – ha detto Autilio – è certamente censurabile per quanto riguarda la cosiddetta tempestività dell’adozione del provvedimento di commissariamento, in considerazione che dopo sei mesi di discussioni si è approdati ad una scelta di superamento degli organi gestionali ed amministrativi  quando invece avremmo potuto già pensarci o avremmo già potuto provvedere fin dall’inizio, dal momento in cui si decise del rinvio delle nomine degli stessi organismi. E perplessità rimane anche per la formula utilizzata del commissariamento, perché commissariare degli enti che, tutto sommato,  hanno operato bene nei vari anni, non mi pare corrisponda ad una scelta corretta. Di solito il ricorso al commissariamento – ha precisato Autilio – è connesso ad una carenza di operatività o una mancanza di operatività o una non corretta operatività, così com’è avvenuto solitamente per altri organismi, che però vivono esperienze e momenti diversi rispetto a quelli dell’Alsia e dell’APT.  Per cui ritengo che già come metodo sia censurabile o quanto meno non condivisibile..
Per quanto riguarda il merito, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare in Commissione i rappresentanti di questi due Enti e dalla loro viva voce abbiamo avuto conferma – in verità ne eravamo già a conoscenza – della corretta operatività di questi due Enti, nel senso che non mi pare che siamo in presenza di errate operazioni poste in essere dall’Alsia e dall’APT. Mi sembra che entrambi hanno rispettato i ruoli, i programmi, gli obiettivi che erano stati prefissi, per cui non capisco perché si debba parlare nel merito di commissariamento, specie in considerazione di una carenza motivazionale per quanto riguarda il futuro di questi due Enti, cioè non mi sembra di vedere con molta chiarezza nell’ambito di questo disegno quale potrebbe essere la nuova strategia dell’APT, la nuova strategia dell’Alsia che possa convincermi di approvare o di dare un voto positivo al commissariamento, finalizzato appunto ad un riordino.
Non a caso, nell’ultima Commissione, abbiamo discusso del maxi-emendamento che la Giunta ha posto in essere, proprio perché bisognava eliminare quella parola che faceva riferimento alla soppressione di questi due Enti perché non si è capito se i due Enti andavano soppressi o andranno riordinati, ma nella bozza iniziale si parlava insistentemente della soppressione dei due Enti. Ecco perché ritengo che non vi è certezza nemmeno da parte di chi oggi ci propone questo disegno di legge su come deve essere impostato, su come deve essere il futuro dell’Alsia, il futuro dell’APT e se questi due Enti saranno in vita o meno nel prossimo futuro.
Per queste ragioni, IdV ha votato a favore di tutti gli articoli di questo disegno di legge che non riguardano il commissariamento,  ed ha espresso  il voto contrario invece agli articoli riferiti al commissariamento dell’Alsia ed il commissariamento dell’APT, con il voto di astensione sull’intero provvedimento”.