Numerosissimi gli allevatori lucani, calabresi, campani e pugliesi di questa razza di bovini da carne tipica dell’Appennino Meridionale accorsi In località Acqua del Salice per visionare gli 11 soggetti iscritti nel catalogo della X° Asta dei Torelli Podolici che hanno superato brillantemente i test di performance a cui sono stati sottoposti per ben dieci mesi. Dopo i saluti dell’Assessore all’Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana della Regione Basilicata Prof. Gaetano Fierro, del presidente dell’ANABIC Fausto Lucchetti, del direttore dell’ANABIC Paolo Canestrari, del presidente dell’APA di Matera Nunzio Di Mauro e del direttore delle Associazioni Provinciali Allevatori di Potenza e di Matera dott. Augusto Calbi, sono cominciati i lavori.
Dal direttore Calbi è stata ricordata la figura di Lucio Migni, responsabile dei Centri Genetici gestiti dall’ANABIC, scomparso di recente, grande fautore e promotore della realizzazione di questo Centro genetico, realizzato nel 1996 e che è diventato nel tempo un punto di riferimento nazionale soprattutto per l’attività selettiva sui bovini podolici finalizzata a salvaguardare e valorizzare il patrimonio genetico di questa razza rustica caratteristica del paesaggio dell’Appennino Meridionale.
Il banditore dell’asta, Dott.ssa Roberta Guarcini, ha presentato man mano che entravano nel ring i magnifici esemplari di torelli nati nel 2005 negli allevamenti lucani di Francesco Potenza, Gaetana Filomena Natale, Strada Monica, Curcio Rocchina e Fiero Silvana Il prezzo base d’asta per ogni animale, fissato in 1.600 euro, è stato ampiamente superato grazie all’accesa competizione tra gli allevatori intenzionati a portarsi a casa tori da riproduzione di elevatissimo valore genetico. Prezzo medio di aggiudicazione 2.600 euro, ma alcuni torelli hanno superato largamente i 3.200 euro.
“In un periodo di grande rivalutazione ed apprezzamento delle tipologie di allevamento che si sposano perfettamente con l’ambiente e la “conservazione” della natura- ha detto l’assessore Fierro- l’utilità per così dire anche “sociale” dell’allevamento della razza bovina Podolica è unanimemente riconosciuta. Tale comparto zootecnico ha dimostrato, pur in presenza delle emergenze zootecniche-sanitarie degli ultimi, anni che hanno acuito le difficoltà in cui versano gli allevamenti, grazie alla tenacia degli allevatori, di essere vivo, dinamico e con tutte le carte in regola per rilanciare la propria competitività e qualità.
Per supportare al meglio il processo di rilancio di queste tipologie di allevamento, il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana ha previsto forme di contribuzione per l’acquisto di questi soggetti di alto valore genetico nonchè il potenziamento delle attività tecniche di supporto alle aziende.
In tale ottica le Associazioni Provinciali Allevatori di Potenza e di Matera, attraverso la loro attività, offerta di servizi di elevato spessore tecnico finalizzati al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano, al miglioramento qualitativo delle produzioni ed alla loro valorizzazione, rappresentano per l’Ente Regione, un qualificato punto di riferimento.”. Secondo i dati dell’ANABIC la consistenza numerica dei capi di razza podolica iscritti al Libro Genealogico ammonta a circa 21.000 unità allevati in prevalenza negli ambienti appenninici e collinari più impervi delle province di Potenza, Catanzaro, Cosenza, Salerno, Matera e Lecce. Gli obiettivi di selezione individuati dagli esperti riguardano il mantenimento della rusticità, il miglioramento degli accrescimenti giornalieri, l’aumento delle masse muscolari, il miglioramento della conformazione. Il tutto nel rispetto delle caratteristiche tipiche della razza, per rendere economicamente sostenibile l’allevamento della razza podolica nelle aree interne, preservando così gli eco-sistemi, abbattendo il pericolo incendi e frane, mantenendo produzioni tipiche (carne e caciocavallo) di particolare qualità.
E proprio una degustazione dei prodotti del bovino podolico, saporite carni cucinate in vari modi ed un assaggio del prezioso caciocavallo, gentilmente offerti dall’Associazione per lo Sviluppo Podolica, condita dalle esibizioni del gruppo folklorico di Avigliano ha chiuso il meeting degli allevatori.