“Effettivamente – ha precisato l’Assessore Chiurazzi – nel decreto di riparto del fondo per il 2006 che è alla firma del Ministero e che è stato licenziato dalla Conferenza delle Regioni, la Basilicata, la Valle d’Aosta e la Sicilia non si vedono assegnate quote, in quanto non risulta ancora speso il residuo delle assegnazioni degli anni precedenti, che per la nostra regione ammonta a 435.094,98 Euro. Anche nel 2005, la Regione Basilicata si trovava nella stessa condizione e non ha ricevuto fondi, ma allora il nostro residuo era più ampio e corrispondeva a Euro 798.534,81.

In un anno, quindi, sono stati effettuati inserimenti lavorativi di persone disabili, in Basilicata, che hanno assorbito agevolazioni per oltre 350mila euro. In sintesi, stando alle disposizioni vigenti, si può accedere al riparto e a un nuovo finanziamento solo se si è azzerato il residuo, mentre la quota spettante a ogni regione viene calcolata in base a un meccanismo premiale che parte dal numero e tipo di assunzioni di disabili effettuate dalle imprese nel rispettivo territorio regionale nell’anno precedente”.

“D’altra parte – ha aggiunto l’Assessore Chiurazzi – insieme alle altre Regioni e Province autonome, abbiamo segnalato da tempo al Ministero del Lavoro l’esigenza di rivedere sia il D.M. 91/2000 sia l’art. 13 della L. 68/99, modificando tanto i criteri di riparto, quanto, soprattutto, la natura delle agevolazioni. Due proposte abbiamo avanzato, in particolare: la necessità dell’erogazione diretta dello sgravio contributivo da parte dell’INPS per i disabili assunti con particolari caratteristiche di gravità e la trasformazione dell’agevolazione dalla forma dello sgravio a quella del contributo diretto all’impresa. Siamo, infatti, convinti che procedure meno tortuose, semplificate e dirette possono incentivare di più le imprese ad assumere questa categoria di lavoratori e ad accedere ai benefici della legge.”

“Premesso, quindi, – ha concluso l’Assessore Chiurazzi – che la Regione Basilicata dispone a tutt’oggi di oltre 400mila Euro per erogare agevolazioni alle imprese che assumono persone disabili, vi è senz’altro da attribuire alla debolezza e frammentarietà del nostro sistema produttivo il mancato pieno utilizzo delle risorse assegnate, considerato che l’obbligo per legge di assunzione scatta per le aziende con più di 15 dipendenti. Tuttavia, diventa importante anche monitorare e contrastare meglio l’elusione degli obblighi della L. 68/99. Spesso le imprese soggette all’obbligo preferiscono ricorrere spregiudicatamente all’esonero parziale previsto dall’art. 5 o pagare le sanzioni amministrative piuttosto che rispettare le quote di riserva per i disabili previste dall’art. 3 della L. 68/99.

Sempre a nome di tutte le Regioni, abbiamo proposto di elevare le sanzioni e rafforzare la vigilanza che attualmente compete all’Ispettorato generale del lavoro e non coinvolge assolutamente le Regioni, che possono solo segnalare al Ministero i casi di inottemperanza della legge. Come Regione Basilicata, contribuiremo a riproporre al nuovo Ministro del Lavoro queste istanze sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni”.

[Ufficio Stampa Regione Basilicata]

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