Soddisfazione è stata espressa dai due assessori per il positivo esito della riunione nella quale non si è discusso solo della ripartizione delle risorse 2006. Infatti, dato molto significativo, sono state avanzate proposte al Ministro per introdurre alcune correzioni, sia a livello di programmazione sia in relazione al meccanismo di spesa.
“Attualmente – dichiarano congiuntamente Mollica e Rondinone – gli interventi di difesa del suolo vengono finanziati dal ministero anche direttamente ai Comuni che diventano attuatori delle opere. Invece, sarebbe necessario – hanno proposto i due esponenti della Giunta regionale lucana – riportare la difesa del suolo alla originaria impostazione della L. 183 secondo la quale la programmazione viene fatta dall’Autorità di Bacino e confermata (ratificata) dalle Regioni”. Inoltre, come nuovo corso del Ministero, Rondinone e Mollica hanno proposto una correzione al meccanismo di spesa. “In particolare – affermano – abbiamo chiesto al Ministro di prendere in considerazione come parametro principale quello del dissesto; un indicatore importante potrebbe essere la superficie interessata dal vincolo idrogeologico, oppure, la sommatoria delle aree (R1-R4) classificate a maggior rischio in sede PAI (Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico)”.
Per quanto concerne, invece, gli interventi che riguardano la Regione Basilicata, “riteniamo che debba essere data priorità al consolidamento degli abitati per evitare che col passare del tempo si debba programmare il loro trasferimento”. In particolare, “è emersa la necessità delle sistemazioni idrauliche, almeno per quel che riguarda il reticolo fondamentale come le infrastrutture, i centri produttivi, le strutture di servizio e così via”. “Una puntuale e seria politica per la difesa del suolo; questo l’obiettivo delle nostre proposte – concludono Rondinone e Mollica – in modo da evitare o limitare i danni al territorio, alle cose e alle persone”.
[Ufficio Stampa Regione Basilicata]