“Le Biomasse come opportunità di sviluppo”. E’ questo il titolo di un Convegno regionale in programma al Teatro Pino di Moliterno mercoledì 5 luglio alle ore 18. L’evento, organizzato dal Dipartimento Agricoltura della Regione con il contributo del Programma Nazionale Biocombustibili, è finalizzato a far comprendere i vantaggi derivanti dall’utilizzo delle fonti rinnovabili.
“Le problematiche legate all’uso dell’energia ricavata da fonti fossili – dichiara l’assessore all’agricoltura, Gaetano Fierro- hanno incoraggiato i paesi europei a promuovere politiche mirate allo sviluppo e all’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili. Un notevole contributo è giunto dalle politiche comunitarie tese ad ottimizzare il mercato interno dell’energia, soprattutto quella derivante da fonti rinnovabili. Con il Libro Bianco – evidenzia Fierro – si è proposto un piano d’azione per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, senza oneri finanziari eccessivi, individuando nelle biomasse e nell’eolico le principali fonti alternative. Il Regolamento Comuniturio 1257 del 1999 ha introdotto – secondo l’assessore all’agricoltura – concetti importanti come l’approccio multisettoriale integrato all’economia rurale e la multifunzionalità dell’agricoltura, quindi non solo produzione di materie prime per alimenti. Diversificare le attività, creare nuove forme di reddito e di impiego e proteggere il patrimonio rurale sono – aggiunge Fierro – gli obiettivi da raggiungere. L’agricoltura sta cambiando e la rivitalizzazione del territorio rurale deve per forza passare attraverso la riorganizzazione del sistema produttivo primario, in virtù di quelle che sono le dotazioni di capitale naturale, infrastrutturale ed umano presente a livello locale, secondo un ottica di sviluppo partecipato e condiviso dal basso.
E’ in questa ottica – evidenzia Fierro – che si inserisce la politica dell’innovazione tecnologica del settore agricolo, individuata dalla Regione, ponendo in attuazione diversi progetti pilota di iniziativa pubblica che possano rappresentare il volano e l’esempio per tutto il comparto”. Le problematiche più cocenti sono: il mantenimento della qualità ambientale attraverso un corretto e innovativo processo di trattamento dei reflui zootecnici; l’utilizzo razionale della risorsa idrica attraverso l’utilizzazioni di fonti idriche non convenzionali; l’auto produzione energetica o l’utilizzazione di energia provenienti da fonti non fossili. “Per ognuna di queste linee – conclude Fierro – la Regione Basilicata ha posto in essere progetti pilota dislocati sul territorio in funzione sia delle necessità rappresentate dagli enti locali e sia in funzione della distribuzione territoriale delle attività agricole”.