Il terreno della collaborazione, che raggiungerà il livello delle integrazione delle risorse, è l’assistenza alle persone disabili. In particolare i luoghi delle iniziative comuni saranno il centro diurno educativo sperimentale e il servizio di assistenza domiciliare che il Comune di Potenza ha reso operativi da alcuni anni. Per innalzare il livello delle prestazioni e la funzionalità di questi servizi e degli altri che nel prossimo futuro il Comune intende implementare assicurerà il proprio supporto specialistico il personale dell’Asl 2 di Potenza.
“Questo accordo” spiega il direttore generale dell’Asl2 Attilio Nunziata” punta con forza all’integrazione tra servizi sociali e servizi sanitari. Una distinzione che nel futuro andrà sempre più a scomparire ma che già oggi si comincia a delineare come superata. Del resto l’indirizzo politico del Dipartimento regionale va in questa direzione, destinando una crescente attenzione alle politiche del welfare, spostando al centro dell’intervento la persona del cittadino, nella molteplicità dei suoi bisogni e delle sue esigenze. Ed è per questo che la medicina del territorio va a supportare con le sue alte professionalità le attività dei servizi sociali assistenziali del Comune”.
L’accordo di programma, ovviamente, rientra nel quadro giuridico e normativo vigente: il che significa che i due servizi di natura socio-assistenziale, sul piano economico e gestionale, restano attestati al Comune ma l’Asl 2 fornirà personale specializzato in numerosi ambiti: neurologia, psicologia, fisiatria, infermieristica. In particolare le figure professionali sanitarie effettueranno la valutazione clinica degli utenti e collaboreranno a stendere i piani individuali previsti dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che a tale scopo ha elaborato uno specifico strumento internazionale di classificazione.
Il piano individuale, dopo la valutazione diagnostico-funzionale, definisce le prestazioni sanitarie di cura e riabilitazione (che saranno erogate dal Ssn) e i servizi alla persona, finalizzati al recupero funzionale e all’integrazione sociale della persona del disabile, che saranno forniti dai dipendenti comunali.
E’ prevista anche una attività di consulenza del personale sanitario per le eventuali richieste di assistenza psicologica, medica e riabilitativa.
Le attività connesse prenderanno il via il 1° settembre per un periodo di due anni, definito di “sperimentazione”, essendo prevista la possibilità di una rimodulazione condivisa del progetto, anche alla luce del nuovo quadro normativo che la Regione sta definendo sull’integrazione dei servizi socio-sanitari.