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Referendum: arriva l’appello della Cisl per il No!

“Il traguardo è vicino ma è proprio ora che dobbiamo dare fondo a tutte le nostre energie per difendere la Costituzione”. Il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico,  rivolge ai cittadini lucani un ultimo accorato appello a recarsi alle urne il 25-26 giugno e votare No alla riforma costituzionale varata nella passata legislatura .

Falotico mette in guardia gli elettori e le forze politiche e sociali che sostengono il No da quella che definisce la “falsa coscienza del quorum”. Spiega il leader della Cisl: “Come ha giustamente osservato il senatore a vita Emilio Colombo nella recente assemblea promossa dalla Cisl c’è il serio rischio che per via dell’assenza del quorum gli Italiani siano indotti, complice il clima estivo e una strisciante disaffezione alla politica, a disertare le urne lasciando così ad una estrema agguerrita minoranza leghista il compito di decidere le sorti della Repubblica. Questo è un rischio che dobbiamo assolutamente scongiurare – continua Falotico – recandoci in massa alle urne per contribuire con il nostro voto libero e consapevole ad alzare un argine agli sconsiderati attacchi condotti dalle camicie verdi a quel presidio di libertà e democrazia che è la nostra carta costituzionale”.

Il massimo dirigente della Cisl lucana è molto critico sui contenuti dell’impianto costituzionale partorito dai saggi della Cdl a Lorenzago: “È un guazzabuglio giuridico che getta nel caos le nostre istituzioni – osserva Falotico – un pasticcio che non ha eguali nella teoria e nella pratica costituzionale, tanto da aver spinto un nutrito gruppo di costituzionalisti a scendere in campo per scongiurarne l’approvazione. Un disegno perverso che aggredisce l’unità dello Stato con un federalismo centrifugo e mette in mora Parlamento e presidente della Repubblica con una inedita forma di governo che concentra ogni potere nelle mani di un premier assoluto”.

“Non lasciamoci ammaliare dalle sirene che oggi proclamano in modo strumentale la disponibilità a rivedere la riforma dopo la sua approvazione – conclude Falotico – il modo migliore per riprendere il cammino interrotto delle grandi riforme istituzionali passa per l’azzeramento di quella votata a maggioranza in spregio alle più elementari regole della democrazia partecipativa. La Costituzione è di tutti e tutti devono poter contribuire ad un serio processo riformatore, ampio e partecipato, che ne aggiorni i contenuti alla luce delle grandi trasformazioni sociali avvenute negli ultimi decenni mettendo al riparo dalle manomissioni la tavola dei valori che rappresenta la base intangibile ed indisponibile del nostro patto costitutivo”.

[di Ufficio Stampa Cisl Basilicata]