“Il nuovo rettore dovrà assumere un impegno chiaro sul destino dei lavoratori in mobilità utilizzati a costo zero dall’Università della Basilicata”. Questa la richiesta che formula il segretario confederale della Cisl lucana, Enrico Gambardella, al neo eletto rettore dell’ateneo lucano Antonio Mario Tamburro. “Consapevoli di apparire la classica voce fuori dal coro, in un momento in cui al nuovo rettore, a cui vanno le nostre felicitazioni, vengono chieste prospettive sulle nuove facoltà, su nuovi servizi agli studenti, sulla stipula di collaborazioni con la Regione e le istituzioni locali, abbiamo come sindacato il dovere di riportare all’attenzione della massima carica accademica e dell’opinione pubblica la precaria condizione in cui versano le decine di lavoratori in mobilità obbligati a prestare la loro opera nei servizi più umili del campus pena la perdita dei benefici degli ammortizzatori sociali”.
Molta precarietà, dunque, ma una sola certezza: la perdita del lavoro alla scadenza della mobilità perché, fa notare Gambardella, “questi lavoratori usa e getta dal quel momento diventano una voce di spesa del bilancio dell’ateneo in quanto non più portatori della lauta dote assicurata dalla mobilità. Eppure questi lavoratori rappresentano un anello fondamentale della catena logistica che fa muovere una organizzazione complessa come l’università. I servizi di guardiana e custodia, di vigilanza, di assistenza amministrativa e perfino di pulizia sono stati possibili grazie al supporto prezioso di questi lavoratori. In questo modo sono stati aperti nuovi spazi e resi possibili nuovi servizi e l’università lucana si è aperta a nuove prospettive di crescita.
Se è vero, allora, che questi lavoratori sono essenziali alla piena funzionalità ed alla crescita dell’ateneo – conclude Gambardella – l’Università della Basilicata non potrà più esimersi dalla responsabilità di assicurare a questi lavoratori, nelle forme e nei modi più opportuni, un percorso sostenibile di stabilizzazione occupazionale, concordato con le organizzazioni sindacali ed utilizzando all’occorrenza ogni forma di agevolazione consentita dalla legislazione vigente”.
[Cisl Basilicata]