“La nascita del parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese, approvata dal Consiglio dei Ministri su proposta del responsabile del dicastero dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, restituisce ai territori un’occasione importante per il loro sviluppo e conferma la capacità progettuale ed istituzionale messa in campo dalla Regione per valorizzare in modo sostenibile e responsabile le risorse di cui è straordinariamente dotata la Basilicata”. Lo ha dichiarato il Presidente della giunta regionale, Vito De Filippo secondo cui “d’ora in poi, le amministrazioni dell’area e le comunità locali potranno esprimere con maggiore efficacia il loro protagonismo, facendo leva sulla qualità dei servizi turistici e sull’allargamento delle attività produttive, da cui provengono significative opportunità anche per invertire il processo di spopolamento che si registra”.
“La scommessa, ha proseguito De Filippo, su cui le Istituzioni intendono continuare a puntare è perciò quella dell’equilibrio della coesione sociale con la competitività economica, per fare dei territori luoghi privilegiati in cui s’incrociano le vocazioni produttive, la creatività delle giovani generazioni e l’intraprendenza imprenditoriale. Per questo nella lunga battaglia per l’istituzione del parco nazionale della Val’Agri-Lagonegrese che abbiamo condotto contro la disattenzione e l’ostruzionismo manifestati dal ministero dell’Ambiente del governo Berlusconi, siamo riusciti ad impegnare positivamente la stessa Conferenza Unificata che ha dato voce ed autorevolezza alle ragioni della piccola, ma determinata Basilicata. Così la vicenda riguardante la perimetrazione del parco e l’inclusione della montagna di Caperrino ha rappresentato un modello giusto e solidale di federalismo in grado di perseguire il principio dell’autodeterminazione dei territori nei processi di sviluppo”.
“Con la nascita – ha concluso De Filippo – del parco nazionale dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese ed insieme alla presenza consolidata del parco del Pollino, la Basilicata può diventare una destinazione sempre più aperta ai grandi circuiti del turismo ambientale e culturale ed innalzare il livello di competitività e di attrattività che il sistema regionale vuole avere per affrontare le sfide del futuro”.
[Ufficio Stampa Regione Basilicata]