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Legambiente lancia l’allarme sugli alberi di Piazza Adriatico

In questi ultimi giorni siamo stati interessati da numerosissime segnalazioni giunte dai residenti di Piazza Adriatico e di Poggio Tre Galli preoccupati per la sorte degli alberi che adornano la Piazza. L’apertura del cantiere in Piazza, la realizzazione della recinzione che ricomprende la maggioranza delle piante e le notizie raccolte sul cantiere non lasciano tranquilli sulla sorte che toccherà agli alberi che “abitano” la piazza antistante la chiesa di Santa Cecilia. Saranno travolti dai lavori per il rifacimento della piazza? Ma ancora più in generale gli stessi cittadini si chiedono: è possibile che non si sia in grado di progettare una riqualificazione che abbia come punto di forza la salvaguardia dei beni esistenti, e quindi degli alberi? Alberi vissuti e sentiti non solo come oasi di verde in un contesto urbano fin troppo cementificato, ma come veri e propri concittadini, testimoni e compagni di vita.
A questi preoccupati interrogativi l’associazione ambientalista si associa e cerca delle risposte dalle istituzioni.

Vorremmo evitare, come già accaduto nel mese di febbraio, e sempre a Poggio Tre Galli, di assistere al lavoro delle motoseghe che hanno fatto “giustizia” di 34 alberi trentennali.
Ci rivolgiamo pertanto al Comune di Potenza, per conoscere quali precauzioni sono state riservate a questi “cittadini” silenziosi ed inermi e quale ruolo sarà destinato al verde urbano nella città di Potenza. Lo stesso Comune, del resto, ha organizzato un incontro sul tema che si terrà il prossimo 12 Giugno presso il Palazzo di Città, intitolato proprio IL “CITTADINO” ALBERO. È quella forse la sede in cui l’amministrazione potrebbe fornire le risposte a questi quesiti?

Chiediamo quindi, a nome di tanti cittadini che ci sollecitano in tal senso, e prima di intraprendere forme anche clamorose di protesta, di sospendere ogni eventuale attività che possa mettere in pericolo l’esistenza delle piante. Siamo convinti che l’intervento di riqualificazione possa essere un utile strumento per migliorare la qualità della Piazza, la sua funzionalità, per risolvere il problema dell’accesso e della sosta delle auto ma non riusciamo a comprendere perché, nella futura Piazza, non vi sia spazio per gli alberi che abbiamo visto crescere, non comprendiamo perché l’intervento di riqualificazione debba comportare questo “sacrificio” per l’ambiente. Non vorremmo che a Poggio Tre Galli, come accade solo a pochi metri dalla Piazza, dove continuano a nascere orribili ed enormi palazzi abbelliti da enormi muraglioni in calcestruzzo, la città del grigio e del cemento vincesse ancora.