La campagna elettorale Policorese, alquanto infuocata dai candidati alla ricerca spasmodica dei voti, ha lasciato però poco spazio alle discussioni ed ai dibattiti su alcuni problemi molto sentiti dalla comunità.Un argomento alquanto bistrattato nella recente campagna elettorale è stato proprio la questione nucleare con la messa in sicurezza del centro nucleare della Trisaia ed il suo futuro. Sembrerà strano, ma la comunità più vicina al centro nucleare è proprio Policoro.Il centro nucleare Enea- Sogin della Trisaia, anche se geograficamente nel territorio di Rotondella, è stato per anni molto vicino alla cittadina di Nova Siri Scalo, finchè le amministrazioni di Policoro non hanno deciso di spostare tutte le attività artigianali e commerciali a ridosso della riva destra del fiume Sinni, accanto all’impianto nucleare.La massaia distratta, come nei migliori cartoni dei “Simpsons”, potrebbe sbagliare ingresso con il carrello della spesa: invece di imboccare il centro commerciale potrebbe entrare nel centro nucleare.Ribadiamo che non sarà possibile programmare lo sviluppo e la crescita del comprensorio se non sarà affrontata in modo determinato dalle amministrazioni locali il problema nucleare del centro Enea-Sogin della Trisaia.Questione primaria resta la messa in sicurezza dei materiali presenti all’interno del centro quali i liquidi ad alta attività, le fosse nascoste e la condotta a mare e quant’altro di radioattivo di cui non è dato sapere.Le popolazioni chiedono sicurezza. Vogliono sentirsi sicuri a casa propria con controlli effettuati sull’aria, sull’acqua, sul suolo e sui cibi.Le barre d’Elk River ed i residui del riprocessamento ( liquidi ad alta attività) dopo le opportune operazioni di messa in sicurezza devono essere allontanati dalla Trisaia(poiché di proprietà americana).Il Centro della Trisaia rischia invece di ospitare altri rifiuti nucleari provenienti dal riprocessamento del combustibile italiano all’estero e dalle altre attività nucleari in gestione attualmente alla Sogin.In pratica i siti nucleari esistenti, compresa la Trisaia, rischiano, secondo la legge dell’ex ministro Marzano, di diventare depositi provvisori-definitivi.Lavorare per una riconversione del Centro della Trisaia non è una chimera. E’ necessario però ottimizzare le risorse del centro che potrebbe ospitare facoltà universitarie per lo sviluppo dell’agricoltura e delle energie pulite.
La cittadina di Policoro è stata determinante nella mobilitazione pacifica contro il deposito nazionale di scorie nucleari che l’ex governo voleva allocare a Scanzano