Nella giornata di ieri si è tenuto a Ferrara il Consiglio direttivo dell’Upi, composto da tutti i presidenti delle Province Italiane, convocato dal presidente Fabio Melilli per discutere il documento nazionale che l’Upi consegnerà al neonato Governo Prodi e al Parlamento italiano.
In tale sede, Altobello ha proposto un emendamento al documento, appunto in ambito di politiche energetiche, che costituirà la posizione ufficiale delle province italiane e il suggerimento all’azione futura del Governo e del Parlamento.
“Occorre avviare politiche di efficienza energetica e sviluppo delle energie rinnovabili. – è il testo dell’emendamento – Risulta, pertanto, non più rinviabile l’adozione di un programma nazionale straordinario di efficienza energetica e di produzione di calore capace di ridurre strutturalmente i consumi e la bolletta energetica del Paese. Su queste politiche, appare centrale il ruolo delle Province e del diffuso sistema delle Autonomie Locali quali enti di promozione di uno sviluppo eco-sostenibile”.
L’azione di Altobello prende le mosse dall’incontro che il presidente della provincia di Potenza ha avuto lunedì scorso a Bruxelles quando, in qualità di componente del Cda di Tecla, la struttura tecnica di servizio dell’Upi, ha incontrato Samuele Furfari, direttore generale del dipartimento Energia e Trasporti della Commissione Europea.
In quella sede Altobello ha approfondito in maniera specifica l’argomento, in virtù dell’attenzione che l’Europa pone a queste tematiche ed a conseguenti nuovi percorsi che vedono il Mezzogiorno d’Italia protagonista. Con un occhio al nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, Altobello e Furfari hanno ipotizzato nuovi scenari che vedono la possibilità concreta di attivare programmi sul risparmio energetico offrendo alla Basilicata in particolare la possibilità di essere una sorta di laboratorio in termini di ricerca e sperimentazione di nuovi modelli di efficienza e di risparmio energetico.
“I nostri enti locali – ha riferito Altobello – sono troppo piccoli per incidere sulla programmazione della diversificazione delle fonti e troppo grandi per incidere significativamente sul risparmio legato alla gestione quotidiana. Possono, però, percorrere un’altra strada ed in questa direzione ho avuto modo di constatare che le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica rappresentano un reale terreno di opportunità su cui si può generare una nuova cultura dell’energia, puntando sull’educazione, sui saperi, sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica. In tale ambito le Province possono ritagliarsi un ruolo istituzionale di primo piano e, in questo quadro, la Basilicata in particolare può svolgere un ruolo da protagonista, in virtù delle capacita dimostrate negli ultimi anni di programmare in maniera produttiva i fondi strutturali”.