Cerca

news detail

Il messaggio di Alex Zanotelli

E mette in guardia dalla privatizzazione delle fonti idriche: “Guai se l’acqua diventa merce”

Il padre comboniano Alex Zanotelli, in un video messaggio* proiettato nel corso del convegno sulla desertificazione che si è tenuto ieri al Trend Expo, ha detto che “dobbiamo renderci conto che l’acqua è l’elemento fondante, che la vita viene dell’acqua, e che l’acqua sarà nei prossimi secoli l’elemento discriminante sui cui i popoli si giocheranno tutto: senza petrolio possiamo vivere, senz’acqua non si può vivere. A livello mondiale – ha ricordato Zanotelli – di tutta l’acqua che c’è solo il tre per cento è potabile. Di questo tre per cento, il 2,7 per cento è usato dall’agricoltura industriale. Sono i ricchi che gestiscono l’agricoltura industriale e che usano buona parte dell’acqua potabile, non per bere, ma per l’agricoltura industriale. Un miliardo e 400 milioni di persone non ha accesso all’acqua potabile e fra vent’anni, come ci dice l’Onu, saranno tre miliardi le persone che non avranno accesso all’acqua potabile. Quindi c’è già una sete incredibile”.
 
Ad aggravare la penuria di acqua potrebbe contribuire il surriscaldamento del pianeta. “Nei prossimi anni con l’effetto serra – ha messo in guardia Zanotelli – il mondo si surriscalderà di minimo due centigradi, aumento che potrebbe arrivare fino a sei centigradi, e se consideriamo che gli scienziati dicono che basterebbero 1,5 centigradi in più per dissolvere polo nord e polo sud, tutti i ghiacciai e tutti i nevai, questo ci fa capire che ci saltano le fonti idriche. Ecco perché le multinazionali, che guardano almeno venti anni in avanti, stanno lentamente mettendo le mani sulle fonti idriche e incominciano già ad abituarci che non possiamo più bere l’acqua dal rubinetto. Nel 2004 in Italia sono stati spesi 600 miliardi di vecchie lire per convincerci a bere acqua minerale. Una volta fatto questo passaggio è finita: le multinazionali metteranno le mani sulle fonti idriche e ce la rivenderanno. E questo è problema per le classi deboli anche della nostra società. Anche l’acqua che usiamo costa adesso, come la lattina, trecento volte in più e se non la paghi arriva la multinazionale e taglia l’acqua”.

Concludendo, padre Zanotelli ha invitato a riflettere solo un attimo sui poveri del mondo: “Se oggi 50 milioni di persone muoiono di fame, pensiamo che cosa avverrà domani per l’acqua. Se oggi 50 milioni muoiono per fame, domani 100 milioni moriranno per sete se permettiamo alla multinazionali di mettere le mani sull’acqua e rivendercela come acqua minerale. Guai se l’acqua diventa merce: l’aria e l’acqua sono beni fondamentali umani che non si toccano. Noi a Napoli diciamo: chi tocca muore”.

© 2021 Templately copyright all right reserved.