L’ambiente, è stato detto in sostanza, è una risorsa da utilizzare, ma anche da conservare e come tale può generare sviluppo ma anche condizionare le scelte strategiche di una regione. I rappresentanti del Gruppo nazionale Giovani Imprenditori Confapi, Carlo Balabio e Miki Mazzer hanno sottolineato l’importanza della risorsa ambiente, ma anche le difficoltà del mondo imprenditoriale in campo energetico. In tal senso il Forum su “la Risorsa ambiente è stato occasione per una sorta di “viaggio” tra i progetti in atto in Basilicata per le fonti energetiche alternative. Il Vice Presidente della Giunta Regionale, Gaetano Fierro, ha illustrato alcuni progetti innovativi della Regione Basilicata in campo energetico, per il recupero dei liquami zootecnici e agricoli, mentre Ettore Bove, docente dell’Università degli studi di Basilicata, ha esposto un progetto sulle biomasse che prevede, tra l’altro, uno scambio culturale tra studenti lucani e cubani. Fanelli, dell’Aato, ha illustrato, dal canto suo, le azioni messe in campo dall’Aato per ridisegnare il sistema della depurazione delle acque reflue e renderlo più efficiente.
Per gli ambientalisti, rappresentati da Marco De Biase, di Legambiente, in campo energetico l’unica certezza è “il no al nucleare”. Per gli ambientalisti, inoltre, il vero grande tema ambientale, sul quale devono misurarsi tutti i cittadini è quello del risparmio energetico. Più impegno da parte dei singoli cittadini è anche la “ricetta” del dirigente generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Andrea Freschi, che, tra l’altro, ha illustrato alcuni piccoli investimenti che ogni cittadino può attuare per risparmiare energia in casa propria.
Ma la maggiore attenzione riservata alle questioni ambientali negli ultimi anni ha prodotto un riscontro positivo anche in termini di occupazione? Secondo i docenti dell’Università degli Studi di Basilicata, non è stato così. “I professionisti forestali – ha detto Domenico Pierangeli – hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro, perché c’è ancora poca sensibilità per le professioni ambientali”. Stessa situazione denunciata dal professor Masi, per alcune specializzazioni di ingegneria, “solo sulla carta facilmente spendibili”. La soluzione, per il professor Paolo Fanti, è quella di “formare non solo i professionisti, ma anche una coscienza critica”. I rappresentanti dei giovani Api di Matera e Potenza, Luca Braia e Mario Cozzo, però, hanno rilanciato al mittente le accuse di scarsa sensibilità per le questioni e le professioni ambientali, sostenendo che “investire in ambiente si può”, anche grazie alla “collaborazione di tutte le parti sociali”, anche se la giovane imprenditrice Daniela Coscia ha lamentato una certa carenza di opportunità per i giovani che vogliano intraprendere percorsi professionali di tipo ambientale. Sui temi dell’energia è tornato Nino Falotico, in rappresentanza di Cgil, Cils e Uil. “Per la Basilicata – ha detto – è arrivato il momento delle scelte sul piano energetico regionale”.
Infine, il forum ha toccato il delicato argomento del rapporto tra agricoltura e ambiente. L’Amministratore unico dell’Alsia, Gerardo Delfino, ha ricordato i numerosi progetti di valorizzazione dei prodotti tradizionali lucani, fortemente legati all’ambiente e al territorio: carne e caciocavallo podolico, melanzana rossa di Rotonda, suino nero di Basilicata, arancia staccia di Stigliano e altri ancora, per un totale di una trentina di prodotti tutelati e certificati dall’Agenzia. Pastor Alfonso, direttore del centro di salute e allevamento degli animali della provincia de L’Havana, ha illustrato l’esperienza cubana nel campo dell’agricoltura biologica, una scelta resa obbligatoria dalla crisi e rivelatasi in seguito vincente, dal momento che ha determinato un deciso incremento delle produzioni.
In conclusione dei lavori Enrico Sodano, presidente di Educational Service, organizzatore della manifestazione, ha ricordato l’importanza di aver messo a confronto mondi ed esperienze diverse per un momento di reciproco arricchimento sui temi della risorsa ambiente.
Ancora dal Trend Expo’ 2006:
L’elettronica al TrendExpo 2006
L’elettronica al centro del TrendExpo 2006 grazie alla partecipazione dell’Itis “Einstein” di Potenza. Gli studenti della quinta classe sezione B, corso di specializzazione in elettrotecnica, hanno presentato tre progetti realizzati durante l’anno scolastico. In primis è stato costruito un plastico che riproduce un incrocio stradale semaforizzato, “Programmando un Plc (programmable logic controler) – ha puntualizzato il prof. Adolfo Vetromile, docente di sistemi e TDP (laboratorio) – i ragazzi sono stati in grado di automatizzare l’impianto semaforico con i tempi giusti”. All’interno dello stand, inoltre, si può osservare il posizionamento di un raggio laser attraverso il controllo di un computer. Infine è stato realizzato anche un sistema di acquisizione dati con il pc. Un programma che permette di acquisire i valori letti da un multimetimetro.