Per evitare sgradite sorprese legate alle intossicazioni alimentari, l’Alsia (Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura) di Basilicata ha lanciato un appello per la promozione dei prodotti tipici lucani certificati. “I nostri prodotti – ha sottolineato Gerardo Delfino, amministratore unico dell’agenzia, nel corso organizzato dalla facoltà di agraria dell’Università della Basilicata all’interno di Trend Expo – sono certificati su tutta la filiera, dal produttore al consumatore, garantendo gli utenti sulla qualità e sulla salubrità”.

Il tema della sicurezza alimentare resta tuttavia di scottante attualità. In Italia, nel 2000 (sono gli ultimi dati ufficiali disponibili) sono stati riscontrati quasi 15.000 casi, di cui l’82% attribuiti alla salmonella. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sempre nel 2000, sono stati oltre due milioni i casi di tossinfezione alimentare nel mondo. Un dato estremamente allarmante, se si considerata l’elevato numero di decessi registrato soprattutto nei Paesi del Terzo Mondo.

Uno dei fattori di rischio è legato alla presenza di virus e batteri all’interno dei prodotti alimentari. “In un solo caso epidemico – ha puntualizzato Eugenio Parente, docente del Dipartimento di Biologia dell’Università della Basilicata – possono essere coinvolti migliaia di persone”. E’ il caso del colera, che provoca ancora annualmente la morte di numerosissimi intossicati nel Terzo Mondo.

Sempre in tema di sicurezza alimentare, Giuseppe Martelli (Università della Basilicata) ha trattato il tema degli Ogm, Erminio Monteleone si è soffermato sulle caratteristiche e sulle prestazioni dei prodotti, ma anche sui rischi connessi ad essi.

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