Le città campionate sono state Potenza, Matera, Avigliano e Policoro.
Per meglio comprendere i dati pubblicati dall’ARPAB è utile specificare che il benzene è uno degli
inquinanti più pericolosi che appestano l’atmosfera..
Il benzene presente nell’aria deriva da processi evaporativi (emissioni industriali) e di combustione
incompleta soprattutto di natura antropica (veicoli a motore). Tra queste, la maggiore fonte
emissiva è costituita dai gas di scarico dei veicoli a motore, alimentati con benzina (principalmente
auto e ciclomotori). Il benzene rilasciato dai veicoli deriva dalla frazione di carburante incombusto,
da reazioni di trasformazione di altri idrocarburi e, in parte, anche dall’evaporazione che si verifica
durante la preparazione, distribuzione e stoccaggio delle benzine, ivi comprese le fasi di marcia e
sosta prolungata dei veicoli. A causa della accertata cancerogenicità di questo composto, lo
IARC (Internetional agency for research on cancer) lo ha classificato nel gruppo 1 dei
cancerogeni per l’uomo L’esposizione a questa sostanza deve essere ridotta al massimo
possibile poiché da studi condotti dall’ EPA. e dall’ OMS, risulterebbero da 4 a 10 casi aggiuntivi di
leucemia, per milione di persone esposte alla concentrazione di 1 μg/mc per tutta la vita!
Un elemento, quindi, molto pericoloso per l’uomo tant’è che le vigenti normative prevedono entro il
2010 un limite di esposizione pari a 5 μg/mc.
Per Avigliano e Policoro i valori rilevati non destano preoccupazione, a Matera un paio di stazioni
di rilevamento hanno erogato dati vicini al valore soglia fissato per il 2010. Nel capoluogo di
Regione invece i dati destano davvero molta preoccupazione. La postazione di rilevamento di
Piazza Bologna nel dicembre 2005 ha già fornito un dato al disopra del valore limite di 10 μg/mc
ancora valido per quell’anno. Ma sono i dati di tutte le 15 stazioni di rilevamento a preoccupare.
I dati pubblicati dall’ARPAB seguono di pochi giorni quelli rilevati da Legambiente nel corso della
tappa di Potenza della “Carovana del clima” Nei giorni 9 e 10 maggio 2006 i tecnici di
Legambiente, utilizzando un metodo di campionamento differente da quello utilizzato dall’ARPAB,
hanno ottenuto dati ugualmente allarmanti.
E’ evidente che la situazione di criticità è determinata dal traffico cittadino e dall’assoluta assenza
di azioni mirate a ridurre o limitarlo. Al contrario di altre città la civica Amministrazione potentina
non mai adottato alcun provvedimento che limitasse o regolamentasse il traffico cittadino.
SEZIONE DI POTENZA
C.DA CASINELLO 4 – 75020 MARCONIA DI PISTICCI (MT)
www.nimer.it info@nimer.itpotenzanim@virgilio.it
Centinaia di autobus provenienti da tutta le regione attraversano quotidianamente la città, migliaia
di auto intasano le vie cittadine eruttando gas di scarico che portano ai valori “fuorilegge” rilevati
dal monitoraggio dell’ARPAB.
Ma non è solo il benzene a preoccupare, anche il PM10 nel corso del 2005 ha avvelenato l’aria dei
potentini.
Il D.M. 60 del 2002 fissa in massimo 35 giorni in cui è consentito superare la soglia di 50 µg/mc,
ebbene nel capoluogo di regione, sommando i dati delle 4 centraline di monitoraggio, si
raggiungono proprio i 35 giorni di superamento.

I dati, provenienti da fonte ufficiale e certificata, non hanno bisogno di alcun commento. Rimane lo
sconcerto per la mancata informazione per questa situazione di sicuro pericolo per i cittadini, ed in
particolare gli anziani, i bambini, coloro che hanno problemi respiratori. Ci siamo accertati che il
Comune ha avuto in anticipo i dati relativi al benzene riferiti all’anno 2005 ma non abbiamo avuto
notizie di urgenti provvedimenti in materia di traffico adottati dall’Assessorato all’Ambiente.

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