Il CIDI di Potenza e Legambiente Scuola e Formazione Basilicata hanno organizzato, con il patrocinio della Provincia di Potenza e dell’IRRE Basilicata, un seminario di aggiornamento a carattere nazionale dal titolo Tutti a scuola fino a 16 anni: come rinnovare il biennio della scuola superiore, rivolto ai Dirigenti Scolastici, ai Docenti Funzione Strumentale e a tutti i Docenti interessati delle scuole superiori della regione Basilicata.
Il seminario che si terrà a Potenza il 16 Maggio 2006, dalle ore 9.00, presso l’Aula Magna dell’IPAA G. Fortunato nel rione Malvaccaro ha l’obiettivo di porre all’attenzione il tema del biennio unitario, dell’obbligo di istruzione a 16 anni e delle scelte da compiere in tale direzione.
Interverranno Domenico Chiesa, presidente nazionale Cidi, Vittorio Cogliati Dezza, responsabile nazionale Legambiente Scuola e formazione, Carlo Fiorentini, coordinatore gruppo nazionale Cidi sul curricolo, Domenico Vita assessore pubblica istruzione della Provincia di Potenza.
Il dibattito sarà arricchito dai contributi su Alternanza scuola lavoro di Aurelia Restaino, docente dell’IPAA di Potenza e sul rilancio dell’Organico funzionale di Paolo Laguardia, segretario provinciale federazione lavoratori conoscenza–cgil Potenza.
Nel pomeriggio si animeranno tre Gruppi di discussione su “Organizzazione e collegialità”, “Approccio laboratoriale e discipline” e “POF e curricolo”
Le conclusioni del seminario saranno a cura di Carlo Chiurazzi, Assessore Formazione, Lavoro Cultura e Sport Regione Basilicata e di Sabino Altobello Presidente giunta provincia Potenza.
La legge delega 53 del 28/3/2003di riforma della scuola, con il preannunciato sistema duale, aveva abrogato la L. 9/99 sull’obbligo scolastico anticipando la scelta del percorso di formazione o di istruzione al termine della terza media, e conservando in via transitoria l’obbligo formativo. Il caos provocato dalle disposizioni che annullano le precedenti, e la complessità dell’esistente normativa sull’obbligo che s’intreccia con le disposizioni del ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro, pone serie questioni su come gestire e risolvere le più semplici situazioni nel quotidiano della scuola. Quale atteggiamento potrà essere assunto di fronte ai nuovi iscritti che hanno effettuato la propria scelta in terza media, senza valutare l’offerta degli Enti di formazione professionale?
I dirigenti e i docenti delle prime classi degli Istituti superiori come accoglieranno studenti ancora bisognosi di riorientamento e a forte rischio di dispersione in assenza di strumenti regolativi?
Come si potrà dunque intervenire nel caso di studenti che disertino le lezioni e che sono stati segnalati come inadempienti? Quali interventi potranno essere approntati per gli studenti in difficoltà?
La scuola secondaria delineata dalla ormai inattuata riforma morattiana risponde realmente alle esigenze degli adolescenti o nasconde interessi di gruppi sociali differenti e classisti?
Le risposte stanno nell’uso formativo delle discipline e del curricolo, nel rilancio dell’autonomia scolastica e del curricolo di scuola, nella riapertura del dibattito sulle politiche scolastiche da attuare per favorire la qualità.

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