“Il Certamen Horatianum, nato timidamente in ambito regionale, si è progressivamente esteso, assumendo una dimensione internazionale. La manifestazione rappresenta indiscutibilmente un importante occasione didattica per i tanti studenti dei Licei classici ma è anche un significativo momento di aggregazione tra i tanti studenti che hanno l’occasione non solo di visitare la “città di Orazio” ma anche le tante bellezze della nostra terra lucana”. Lo afferma l’assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata Francesco Mollica.
“L’evento – continua l’esponente del Governo regionale – ha assunto nel tempo una vasta risonanza per l’impegno sempre più convinto ed entusiasta dei docenti e dell’intera comunità scolastica, la collaborazione di associazioni culturali, la presenza di insigni studiosi, il sostegno economico di enti pubblici e privati.
“Colgo l’occasione – sottolinea Mollica – per ringraziare pubblicamente per la continua dedizione e per il costante impegno che il dirigente scolastico professoressa Rosa Torciano e l’intera comunità scolastica mettono ogni anno al fine di far scoprire, ai numerosi giovani che vi partecipano, l’irrinunciabile “modernità” del “classico”.
E’ entusiasmante scoprire – aggiunge – che almeno per un giorno i nostri giovani dimentichino di vivere nel ventesimo secolo e si calino, penne e vocabolario alla mano, in un’atmosfera dal sapore antico ma dai contenuti moderni.
Non si può, infatti, non riconoscere al “poeta vate” Orazio l’attualità del suo messaggio morale e civile, l’attualità dei suoi insegnamenti, l’ironia sorridente con cui sa osservare l’umanità che lo circonda ed insieme il rigore irriducibile, la volontà inesauribile di distinguere sempre, negli umili come nei potenti, l’onestà, il senso del pudore, la generosità, il senso della misura e la scelta di un tenore di vita semplice, sempre in difesa della propria libertà.
Auguro a tutti buon lavoro ed ai tanti studenti che arriveranno a Venosa il mio augurio piu’ sincero per un confronto sereno all’insegna del rispetto per gli altri proprio come insegna Orazio”.