“La forte posizione assunta dalle organizzazioni professionali agricole lucane – Coldiretti, Cia e Confagricoltura – con l’annuncio del ritorno alla stagione della mobilitazione degli agricoltori e produttori coincide con la posizione che abbiamo assunto già il 25 ottobre 2005, in occasione della seduta straordinaria del Consiglio regionale sui problemi dell’agricoltura e contenuta in un ordine del giorno sostenuto da tutti i partiti della Casa delle Libertà contrapposto a quello della maggioranza di centrosinistra”. E’ il commento del consigliere regionale della Basilicata di Forza Italia, Franco Mattia, il quale ha aggiunto che “ci fa piacere constatare che i presidenti delle tre organizzazioni più rappresentative del mondo agricolo lucano siano finalmente usciti dalla “trappola” della concertazione, nella quale sono caduti, tesa dalla Giunta regionale. Per troppi mesi i nostri continui richiami all’inutilità di un metodo concertativo che si è risolto in tanti Tavoli Verdi e pochi atti e provvedimenti concreti sono rimasti inascoltati, ma credo che adesso Coldiretti, Cia e Confagricoltura abbiano fatto tesoro della “lezione” e siano decisi a determinare le condizioni di una svolta nelle relazioni con l’Assessore all’agricoltura e il Presidente della Giunta”.
“I giudizi contenuti nel documento unitario che, ci sembra di capire, mettano fine definitivamente a relazioni improntate all’eccessiva disponibilità e delega in bianco – continua Mattia – specie riferiti all’immobilismo e alla sottovalutazione sinora dimostrati dalla Giunta di centrosinistra, richiedono pertanto iniziative consequenziali che ci vedranno disponibili a sostenere le legittime rivendicazioni delle categorie professionali del mondo agricolo. E’ necessario però che anche le relazioni tra organizzazioni professionali agricole e il primo partito dell’opposizione (oltre ad essere il secondo partito in Basilicata) si rafforzino, sempre nel rispetto dell’autonomia e dei ruoli, diventino meno episodiche, per verificare quali percorsi è possibile compiere insieme per la tutela dell’agricoltura lucana e a quali priorità dare risposte, individuando soluzioni a breve e medio termine per superare il grave indebitamento delle aziende e favorire la ripresa produttiva ed occupazionale”.