Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle scuole italiane. Le istituzioni nazionali, alla pari di quelle europee, riconoscono molta importanza alle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Ad esse viene attribuita la capacità di innescare cambiamenti positivi e di offrire nuove opportunità di impiego. Lo scorso anno è stata assegnata all’ICT una spesa pari al 5,5% del Pil (il 3,6% è riservato al segmento delle telecomunicazioni) contro il 5,9% della Francia, il 6% della Germania, il 6,8% del Regno Unito. A livello europeo, la spesa media attribuita alle ICT corrisponde al 6,1% del Pil.
L’Italia si pone l’obiettivo di conquistare una posizione da protagonista nell’era digitale attraverso il pieno utilizzo di queste nuove tecnologie in tutti i settori. Per raggiungere tale obiettivo è necessario investire, in termini di tecnologia e innovazione, prima di tutto nel sistema scolastico. È per questo che, in linea con quanto stabilito con i Piani d’azione eEurope, negli ultimi anni sono state condotte diverse iniziative atte a favorire lo sviluppo tecnologico nelle scuole (aumento delle dotazioni informatiche, cablaggi, formazione, servizi in rete). Secondo la rilevazione resa nota dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, i computer presenti nelle scuole a settembre 2004 erano 534.454, mentre nello stesso periodo del 2005 sono pari a 569.077 unità. A settembre di quest’anno la dotazione di pc nelle scuole statali è aumentata di oltre 30.000 unità. Tale aumento deve essere, però, considerato tenendo conto che, mentre nel 2004 il campione era composto da circa l’89% delle scuole statali, nel 2005 è stato censito il 95% del totale delle scuole. Ciò accade perché l’Osservatorio permanente delle attrezzature tecnologiche per la didattica nelle Istituzioni scolastiche italiane, disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è aggiornabile on line a cura delle scuole interessate. Si può affermare comunque con certezza che negli ultimi anni si è verificato un aumento del numero dei computer nelle scuole, in quanto dal 2001 al 2004 il rapporto tra numero di studenti e numero di computer utilizzabili è passato da 1 su 28 ad 1 su 11. Se si confrontano i dati relativi al 2004 con quelli rilevati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel 2001, è evidente una maggiore disponibilità di computer in tutti i tipi di scuole.
La maggiore disponibilità, nel 2004, si registra per le scuole superiori, in cui è adoperabile 1 computer ogni 8 studenti. Gli allievi delle elementari e quelli delle medie, possono contare rispettivamente i primi su 1 computer ogni 14,2 studenti e i secondi su 1 computer ogni 12,7. Nello specifico il numero maggiore di computer si trova negli istituti tecnici in cui si contano nel 2004, 114.001 pc. Rispetto a questo dato, meno della metà sono i computer censiti negli istituti professionali (51.668), negli istituti superiori (47.707) e nei licei (45.194). Scorporando questi dati per regione, si può notare che l’aumento delle attrezzature informatiche ha comportato anche un riallineamento tra le regioni del Nord e quelle del Sud per quanto riguarda il numero di computer a disposizione degli studenti. Le regioni meridionali, infatti, hanno ridotto il rapporto studenti/computer attestandosi più o meno sugli stessi livelli delle regioni del Nord. Nel 2001 il numero più basso di studenti che potevano usufruire di un computer si registrava in Friuli Venezia Giulia, dove il rapporto era pari a 1/20. Si discostavano di poco l’Umbria, le Marche, il Molise, tutte con un rapporto pari a 1/22, seguite dall’Emilia Romagna (1/23). I valori più alti si contavano in Campania, dove era utilizzabile 1 computer ogni 44 studenti. Molto alto era anche il rapporto calcolato in Sicilia, dove esso si attestava su un valore pari a 1/39. Seguivano la Calabria con un rapporto di 1/32, il Lazio (1/31) e l’Abruzzo (1/30). Superavano la media nazionale, pari nel 2001 a 1 computer ogni 28 studenti, Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sicilia. Da questi dati è evidente che gli studenti delle regioni del Sud, dato il numero elevato di coloro i quali potevano usufruire di un solo computer, nel 2001 hanno avuto maggiori difficoltà per quanto riguarda l’uso delle tecnologie informatiche. In seguito all’aumento delle dotazioni informatiche presenti negli Istituti scolastici, la situazione è migliorata notevolmente nel 2004.
Come per il 2001, anche nel 2004 il primato spetta al Friuli Venezia Giulia che vanta un rapporto pari ad 1 computer ogni 8 studenti. Lo stesso rapporto si registra in Basilicata e nelle Marche. Il progresso più significativo si registra in Campania che, pur rimanendo su valori superiori alla media nazionale, passa da un rapporto di 1/44 ad uno di 1/16. Nel 2004 nelle scuole italiane è disponibile, in media, 1 computer ogni 11 studenti; superano la media, oltre alla Campania, il Lazio e la Puglia. La riduzione del rapporto da 1/28 a 1/11 ha permesso al nostro Paese di raggiungere l’obiettivo che la Commissione Europea si era imposta con il Piano di azione eEurope 2002. Per quanto riguarda il collegamento ad Internet dei computer presenti nelle scuole, l’obiettivo del Piano di azione eEurope 2005 era quello di raggiungere entro il 2003, un rapporto pari ad 1 computer connesso ad Internet ogni 15 studenti. L’Italia in questo caso non ha raggiunto l’obiettivo, ma può comunque ritenersi soddisfatta visto che già dal 2004 c’è 1 computer connesso ogni 16 studenti. I valori assoluti presi in considerazione mostrano un leggero incremento di computer connessi ad Internet per l’anno 2005. In realtà il dato è rimasto invariato, in quanto sia nel 2004 che nel 2005 risulta connesso ad Internet l’85,3% dei computer dislocati nelle scuole che hanno risposto al questionario on line del Miur. La differenza dei valori dipende dalla diversa dimensione del campione, nel 2004 è stato censito quasi l’89% delle scuole statali, nel 2005 il 95% di esse. A proposito del tipo di collegamento utilizzato, in entrambi gli anni considerati prevale la percentuale di scuole che si collegano ad Internet con l’ADSL/xDSL, anche se nel 2005 si registra un calo rispetto al periodo precedente (49,1% nel 2005, 56,1% nel 2004). Il dato è comunque molto più alto rispetto al 2001, quando solo il 18% delle scuole ha risposto di connettersi con l’ADSL, mentre la maggior parte (59%) si connetteva, in quell’anno, con l’ISDN. Una flessione si verifica anche per quanto attiene al collegamento tramite ISDN; si passa, infatti, dal 45,3% delle scuole rispondenti nel 2004 al 37% nel 2005. Diminuisce di tre punti anche la percentuale di scuole che si connettono tramite rete telefonica. Dal punto di vista dell’utilizzo della e-mail didattica si può osservare una diminuzione della percentuale di scuole che ne fanno uso. Dal questionario on line emerge, inoltre, che sono quasi sempre i dirigenti, i docenti e il personale ATA che si servono maggiormente dei servizi di posta elettronica: lo dimostrano i dati rilevati al 2004 e quelli relativi al 2005.
La percentuale di studenti, appartenenti alle scuole censite, che utilizzano la posta elettronica della scuola, varia tra il 13,5% del 2004 e il 14% del 2005. É basso, per entrambi gli anni, anche il dato che si riferisce all’uso della posta elettronica per le comunicazioni tra la scuola e la famiglia e tra quest’ultima e i docenti. Oltre la metà delle scuole ha dichiarato di avere un sito web che viene utilizzato prevalentemente come canale per la posta elettronica dei docenti, per svolgere servizi per la didattica e per le famiglie. Tra queste, sono le scuole secondarie di 2° grado che ne fanno un utilizzo maggiore. Anche per quanto riguarda la presenza di un sito web il dato del 2005 è pressoché lo stesso del 2004, anno in cui si è registrato un incremento del 7% rispetto al 2001, oltre che un aumento dell’impiego di server interni alle scuole. In un anno si è incrementata ulteriormente anche la quantità dei laboratori, in particolare sono aumentati quelli di tipo informatico, multimediale e disciplinare. Resta quasi inalterato, invece, il numero dei laboratori tradizionali, quasi a voler testimoniare la tendenza della scuola italiana a prediligere le nuove tecnologie. Anche la percentuale dei laboratori cablati e di quelli connessi ad Internet, nel 2005, è quasi del tutto invariata. Ciò significa probabilmente che tutti i nuovi laboratori sono cablati e connessi ad Internet.Circa il 50% dei laboratori totali si trova nelle scuole secondarie di II grado. Gli altri sono più o meno equamente distribuiti tra i diversi tipi di scuola, anche se prevale su tutti la scuola primaria con oltre 9.000 unità di laboratorio.
[ ANNO II – APRILE 2006 – NUMERO 16 ] ITC IN EUROPA
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