Ben il 72,7% degli adolescenti ha avuto occasione di viaggiare all’estero, mentre il 26% non ha avuto questa opportunità. Questo quanto emerge da un’indagine realizzata nel 2005 dall’Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro, su un campione di adolescenti appartenenti alla fascia di età 12- 19 anni. I ragazzi residenti nell’Italia settentrionale hanno avuto maggiori possibilità di fare viaggi all’estero, nello specifico l’89,7% del Nord-Ovest e l’87,4% del Nord-Est hanno visitato un paese straniero; abbastanza elevata anche la percentuale registrata nel Centro Italia (78,6%). Al contrario, il valore più contenuto si evidenzia nel Sud (il 44,8%) e una quota molto simile nell’Italia insulare (pari al 54,7%). All’aumentare degli anni, cresce la percentuale dei ragazzi che hanno compiuto viaggi oltre frontiera: infatti si parte dal 58,8% dei casi registrati nella fascia d’età 12-14 anni, per passare al 73,7% nella classe 15-16 anni fino ad arrivare all’85% tra i 17-19enni. L’abitudine di viaggiare è particolarmente diffusa tra i residenti nell’Italia nord-occidentale, che registrano le percentuali più elevate nella maggioranza dei periodi indicati. In particolare, nel Nord-Ovest ben il 95,4% dei ragazzi compiono un viaggio per le vacanze estive (contro il 71,1% del Sud); per le festività natalizie e pasquali rispettivamente il 39,8% e il 30,3% (circa 10 punti percentuali al di sopra della media nazionale in entrambi i casi); un ragazzo su quattro (24,8%) parte in corrispondenza di ponti (nelle Isole appena il 12,6%). I residenti nell’Italia centrale si distinguono per un maggiore propensione a fare la cosiddetta settimana bianca, esattamente il 32,3%, mentre nel Sud si rileva la quota più consistente (38,4%) di ragazzi che afferma di intraprendere viaggi in periodi che non corrispondono con alcuna occasione particolare.
I periodi in cui si viaggia di più. Una quota elevatissima di ragazzi (87,1%) afferma di compiere viaggi in occasione delle vacanze estive, il 33,2% anche in prossimità del Natale ed il 22,1% per le festività pasquali. Il 21,9% si concede la settimana bianca e il 19,8% intraprende un viaggio in corrispondenza con ponti festivi. Molto elevata (32,6%) la percentuale di intervistati che decide di compiere viaggi in periodi che non corrispondono con alcuna occasione particolare. Il 3,2% del campione non ha avuto occasione di compiere viaggi durante la scorsa estate. Fa riflettere il fatto che non sono andati in vacanza nel periodo estivo soprattutto i ragazzi più grandi, ben il 16,7% degli intervistati di 17-19 anni, contro il 9,4% degli appartenenti alla classe intermedia ed il 13% dei più piccoli. Probabilmente, in questo caso, hanno avuto un certo peso la variabile economica e la scelta di alcuni adolescenti di non trascorre più le vacanze con la famiglia.
Viaggiare, ma con chi? Quasi la metà degli intervistati (48,1%) ha trascorso le ferie estive con la propria famiglia. Gli altri si sono organizzati in maniera autonoma condividendo l’esperienza con uno o più amici nel 30,4% dei casi, con un gruppo organizzato nel 4,5% e con fratelli e sorelle (senza i genitori) nell’1,7%. All’aumentare dell’età scende gradualmente la percentuale di coloro che hanno trascorso le vacanze estive con la propria famiglia (dal 61,6% dei piccoli al 31,3% dei più grandi) e sale la quota di coloro che hanno preferito la compagnia di amici (dal 18,1% al 43,9%).
Le mete preferite. Tra le mete suggerite per le proprie vacanze, i ragazzi hanno scelto in maniera esponenziale il mare (ben il 72,6%), seguito, a grande distanza, dalla montagna (13,5%) e con percentuali più contenute tutte le altre destinazioni: città d’arte (5,7%), campagna (2%), lago (0,8%). Una discreta percentuale (2,5%) ha specificato tra gli “altri luoghi” i parchi divertimento o parchi acquatici quale meta in cui trascorrerebbero tranquillamente una vacanza. Infine, una quota pari all’1,3% afferma di non prediligere alcuna meta. Le ragazze sono le più numerose a scegliere il mare (77,2% contro il 67,6% dei maschi) e le città d’arte (il 7% contro il 4,4%) come mete preferite, mentre i ragazzi indicano in percentuale più elevata rispetto alle loro coetanee la montagna (il 18,6% contro il 9,1%) e la campagna (2,3% contro 1,7%). Le altre destinazioni presentano percentuali molto simili tra i due generi. La componente maggiore di intervistati (26,2%) preferisce la vacanza girovaga e considera il camper la soluzione ideale per i propri viaggi; percentuali simili di ragazzi (24,7%) preferiscono trascorrere la vacanza tranquillamente in albergo (24,7%) o esprimono il desiderio di una crociera (23,2%). A seguire, una quota molto più contenuta (10,6%) sceglie l’agriturismo, il 4,8% preferisce il campeggio e il 3,1% il villaggio turistico.
La percentuale più elevata di ragazzi intervistati indica l’Europa come destinazione privilegiata dei propri viaggi (22,2%), a seguire l’America settentrionale (18,1%), l’Australia (17%) e l’America centro-meridionale (15,6%). Solo il 7,5% dei giovani limita i propri orizzonti al nostro Paese e percentuali più modeste guardano con interesse il continente africano (4,8%) o i paesi esotici (3%). Da notare il 9,1% che si colloca nella modalità “altro”: questo perché molti ragazzi, probabilmente stranieri o emigranti, hanno risposto indicando come meta preferita “il mio paese natale”. Al crescere dell’età si rafforza il desiderio di visitare paesi sempre più lontani. Infatti, se i più giovani preferiscono l’Italia e l’Europa (23,2%) e nella classe intermedia si registra un più diffuso interesse per l’America settentrionale (20%) e per l’Australia (20,6%), i più grandi subiscono in misura maggiore il fascino di paesi quali l’America centro-meridionale (18,8%) e l’Africa (5,4%).

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